Il Consiglio dei Media Pubblici di Montágh, fedele alla tradizione, ha pubblicato anche quest'anno la parola scelta come Parola dell'anno.

"La parola dell'anno 2023 esprime tutto ciò di cui c'è più bisogno in questo momento: la promessa, la speranza, la vita, il valore principale e l'approccio sacrificale, amorevole per la famiglia e di costruzione della comunità ad esso associato. Il tesoro più grande del futuro è il bambino e il suo messaggio può portare speranza", afferma la logica del Consiglio Montágh istituito per coltivare la cultura della lingua materna.

Il Consiglio di Montágh, con la sua iniziativa dal 2020, si sforza, sebbene il ricco vocabolario della lingua ungherese sia eccezionalmente adatto per l'espressione di pensieri estremamente sfumati, di selezionare ogni anno la parola che meglio riflette gli eventi decisivi di un dato anno e il le circostanze mutevoli, così come quelle globali, richiamano l’attenzione sui valori più importanti tra le sfide.

Il compito principale del Consiglio di Montágh, che consiglia, esamina, propone e controlla i media pubblici, è quello di coltivare la lingua madre e la cultura comportamentale, sostenendo così la conservazione del valore culturale e la creazione di valore.

A partire dal 2020, la parola dell'anno verrà annunciata ogni anno nel mese di dicembre dai media del servizio pubblico sulla base dei voti dei membri del consiglio. Nel 2020 si sono scelti, nel 2021 la famiglia e nel 2022 la pace.

MTI

Immagine di copertina: Bambino è la parola dell'anno
Fonte: pixabay.com