Un insegnante britannico in buona salute si è recato in Svizzera per farsi un'iniezione letale mentre diceva alla famiglia ignara che stava solo visitando un amico a Parigi.
Il quarantasettenne insegnante di chimica Alastair Hamilton, che annunciò alla sua famiglia a Londra che sarebbe andato a trovare un amico a Parigi, visse senza che gli fosse stata diagnosticata una malattia - infatti si recò a Basilea, in Svizzera, dove pagò diecimila sterline in una "clinica dei suicidi", ha riportato la scioccante notizia il Daily Mail.
L'istituzione ha anche nascosto la morte di Hamilton alla famiglia.
Intervistata al quotidiano, la madre, Judith Hamilton, avverte quindi tutte le famiglie di diffidare dalla clinica Pegasus, dove
prima dell'intervento letale non si aspettano prove di alcun tipo di malattia né un accompagnatore che li accompagni alla morte. E secondo la legge, possono farlo lì.
Un'altra aggiunta è che solo grazie all'intransigenza della madre, così come alla polizia, agli affari esteri e all'Interpol, è stato possibile scoprire cosa è successo all'insegnante dopo la sua scomparsa l'estate scorsa.
La clinica ha restituito i resti alla famiglia due mesi dopo la morte solo sotto la pressione della polizia e contro il parere dei loro consulenti legali.
La madre è ancora estremamente triste e crede che non sia sicuro che conoscerà mai tutti i dettagli, quindi perché suo figlio è arrivato a questa decisione. Tra l'altro, le autorità hanno raggiunto l'istituto che ha somministrato la dose letale tramite bonifici bancari.
Il tragico evento ha anche un legame con la politica, poiché un gruppo di rappresentanti in Gran Bretagna ha avviato la possibilità di introdurre il suicidio assistito proprio nel momento in cui è venuto alla luce l'incidente, che ha scioccato l'opinione pubblica.
Kerner Starmer del partito laburista ha invitato il primo ministro Rishi Sunak a sostenere l'iniziativa, ma ha lasciato alla coscienza dei rappresentanti l'eventuale voto.
Immagine in primo piano: Photononstop/Jacques Loic