È nell’interesse della nostra società in tutti gli Stati membri che la salute dei cittadini europei non sia esposta a pericoli e che gli agricoltori e le loro famiglie impiegate nell’agricoltura evitino la situazione di fallimento causata dall’afflusso di prodotti ucraini di qualità non controllata e oggetto di dumping. CÖF-CÖKA in un comunicato richiama l'attenzione sui pericoli di questo fenomeno.
Gli Stati membri dell’Unione Europea sono tenuti a rispettare le norme giuridiche uniformi dell’UE sui prodotti dell’industria alimentare e sulla tutela dei consumatori.
L’aggressione russa e il proseguimento della guerra non possono comportare esenzioni per le importazioni di prodotti agricoli e alimentari. Più precisamente, essere a favore della guerra non significa che i prodotti provenienti dall’Ucraina mettono in pericolo la salute dei cittadini europei. Dobbiamo bandire il concetto “mangia, non mangia, non ottiene nient’altro” dalle menti dei burocrati dell’UE.
È nell’interesse della nostra società in tutti gli Stati membri che gli agricoltori e le loro famiglie impiegate nell’agricoltura evitino la situazione di fallimento causata dall’afflusso di prodotti ucraini di qualità non controllata a prezzi di dumping. Cucirci queste merci al collo rende impossibile il futuro dell’agricoltura e dell’industria alimentare europea. Il compito immediato dei funzionari dell’Unione europea è prevenire questo fenomeno.
In Europa opera una delle dispense alimentari mondiali, la cui distruzione potrebbe avere conseguenze imprevedibili.
È dovere della società civile stare al fianco degli agricoltori che lavorano nel settore agricolo ed esprimere la nostra solidarietà.
CÖF-CÖKA sostiene gli agricoltori e ringrazia il Ministro dell'Agricoltura ungherese, MAGOSZ e la Camera dell'Agricoltura per essere stati i primi a notificare all'Unione Europea l'emergere di un grave problema.
Agricoltori europei, siamo con voi!
Gestione di CÖF-CÖKA
Immagine di copertina: Foto: Attila Balázs / Fonte: MTI