Anna Donáth è stufa del poster pedofilo di Gyurcsány, almeno così ha scritto sui social questo pomeriggio. Aspettiamo con ansia di vedere se Momentum trasformerà il senso di soffocamento in azione, cioè in vero e proprio distanziamento, o se rimarrà un luogo di aggregazione, e possiamo attribuire le parole di Annácska a vuote chiacchiere?
Sabato Anna Donáth ha reagito sulla sua pagina social al fatto che la Coalizione Democratica ha annunciato che lancerà una campagna cartellone, sui mulini dei Gyurcsányé si vede il Primo Ministro e davanti ad esso il dipartimento elettorale del DK scrisse a grandi lettere: Dio? Casa? Pedofilia!
Nel suo messaggio, il presidente di Momentum ha preso le distanze dallo strumento elettorale della DK e ha invitato gli attori dell'opposizione a non incanalare la loro frustrazione e legittima indignazione con dura retorica, bigottismo, discorsi di odio e manifesti di odio.
Resta umano"
- scrive Donáth, il quale afferma che siamo nello scandalo più grave degli ultimi 15 anni, che secondo lui è una Chernobyl morale.
Questa sporcizia è la quintessenza della cultura politica della DK
"È diventato chiaro che il sistema era marcio fino al midollo. Ma non possiamo abbassarci allo stesso livello nella nostra indignazione. "Non credo che coloro che scagionano i pedofili, siano essi vicedirettori, ministri o vescovi, siano diversi dai veri autori dei reati", ha affermato. Secondo le sue parole, "la reazione peggiore è quando perdiamo la nostra umanità, la nostra decenza, la nostra civiltà a causa di informazioni terrificanti".
La Coalizione Democratica formula ora l'ennesimo messaggio politico, questa volta sotto forma di manifesto, umanamente, moralmente e politicamente insostenibile"
Ha aggiunto.
Ha affermato che la campagna DK trasmette il messaggio che qui i pedofili sono contro i non pedofili, e questo lo fa star male.
È odioso, inutilmente doloroso, e quel che è peggio è che per un piccolo pedofilo, qualche articolo e qualche mi piace, spostano l'attenzione del discorso pubblico sugli abusi di Bicske, sullo scandalo dell'indulto e sulla protezione dei minori"
annunciò.
Andiamo adesso: non importa come la si guardi, il nuovo disgusto di DK ha creato una compulsione per i suoi alleati politici ad agire: chiunque si unisca a loro sarà bruciato dalla sporca cultura politica di Gyurcsány e dei suoi compagni.
Come si suol dire, si rannicchiano per sempre.
A proposito, secondo la logica di DK, ora anche il loro uomo, Imre László, è un pedofilo e, in quanto sindaco di Újbuda, è personalmente responsabile della coercizione sessuale avvenuta a Szivárvány Óvoda (e questo è davvero il suo nome) ?
Immagine di presentazione: MTI/Noémi Bruzák