Esatto, secondo la legge tradire il proprio Paese non è tradimento. Ma allora cosa? Forse è un dovere patriottico, come ha affermato la deputata del Parlamento europeo DK Csaba Molnár? Accidenti!

Secondo la definizione giuridica sopra citata: "Il cittadino ungherese che stabilisce o mantiene contatti con un governo straniero o con un'organizzazione straniera allo scopo di violare l'indipendenza, l'integrità territoriale o l'ordine costituzionale dell'Ungheria è punito con la reclusione da cinque a quindici anni per un crimine."

Ebbene, ripeto, va bene, non tradimento.

Ma cosa rappresenta, ad esempio, la signora Gyurcsány? Dopo tutto, Sua Maestà si oppone apertamente all’indipendenza dell’Ungheria mentre vuole gli Stati Uniti d’Europa. Anche questo è tradimento? Ma quanto! Legalmente lo è!

Lo dico per la terza volta, va bene, coloro che lavorano contro il nostro Paese, coloro che cercano di impedire il pagamento dei fondi UE dovuti all'Ungheria, non sono traditori. Si impegnano "solo" continuamente in attività antinazionali. Così va meglio? Difficilmente.

Le signore e i signori che agiscono contro la nazione ci considerano piuttosto stupidi.

Si comportano come se fossimo dei furfanti senza buon senso (usano termini più duri di così, ma siamo colti e non ripetiamoci), e penseremmo che non stanno lavorando contro il Paese, ma contro Viktor Orbán e il suo governo, ma questa è una totale assurdità.

Non sono i soldi del governo, ma quelli del Paese, il Paese sarà più povero, non gli Orbán, quindi contro chi stanno lavorando?

Direi che è incredibilmente stupido per loro dichiararsi cattivi, ma è molto peggio di così. Le confessioni non sono per noi e nemmeno per i membri della loro setta, ma per coloro che le finanziano. Il che agli occhi del cittadino medio – e normale – è di per sé un atto punibile.

Forse è ora che la legge faccia lo stesso, giusto?

È un moccioso che si battono il petto senza il minimo senso di vergogna, proclamano quanto hanno fatto contro l'Ungheria e addirittura fanno a gara per affermare di aver fatto di più per la "causa santa". Il vero disastro è che non hanno paura che qualcuno li ritenga in alcun modo responsabili del loro “grande” lavoro.

Adesso vado alla "bezegromania" anch'io: sarebbero altrettanto audaci se facessi lo stesso come rappresentante rumeno? Quasi lì...

Ecco come stiamo, e purtroppo resistiamo e basta. Da tempo diciamo che questo non va bene, che bisognerebbe fare qualcosa contro i traditori, ma per qualche motivo non vediamo progressi. Cos’altro è necessario affinché i traditori siano condannati come traditori? Perché noi cittadini comuni li giudichiamo così da molto tempo.

György Toth Jr

Immagine di copertina: Csaba Molnár
Fonte: Miklós Teknős