Anche l'Ufficio per la protezione della sovranità sta indagando: si è scoperto che il 90% dei finanziamenti di Action For Democracy fino al 2022 provenivano da un donatore.

"Stiamo acquisindo informazioni anche riguardo a documenti e registrazioni, appena si potrà dire qualcosa con certezza lo renderemo pubblico"

a Mandiner Tamás Lánczi, capo dell'Ufficio per la tutela della sovranità

Come ricorderete, nelle ultime settimane sono apparsi sulla pagina Magababe X diversi video in cui persone appartenenti al tribunale lunare di Action For Democracy testimoniano sulle attività dell'organizzazione. Anche il nome di György Soros appare più volte in questi video trapelati. Anche i Lánczi stanno esaminando questo materiale.

E dal documento appena reso pubblico risulta chiaro che le donazioni ad Action For Democracy provenivano esclusivamente da persone fisiche con cittadinanza ungherese, ma una pagina dopo si legge che circa il 90 per cento del sostegno nel periodo fino a dicembre 31, 2022 proviene da un solo donatore.

Da ciò sembra molto probabile che la campagna elettorale del 2022 dell’opposizione di sinistra sia stata finanziata con i soldi di György Soros.

Secondo Tamás Lánczi le informazioni disponibili confermano anche il sospetto che le fonti provenissero da György Soros. Come ha detto, l'Ufficio per la Tutela della Sovranità sta lavorando per ritrovare le parti mancanti di questo grande mosaico e per completare il quadro.

Per inciso, il sindaco Gergely Karácsony ha ammesso al giornalista Dávid Heiter di essere a conoscenza della creazione di Action For Democracy e di aver raccolto fondi durante le elezioni.

I documenti che denunciano i Korányi possono essere visualizzati nel nostro video qui sotto:

Immagine di presentazione: Facebook/Gergely Kárácsony