Vi mostriamo i dettagli!
"Non chiediamo nuovi diritti per gli ungheresi della Transcarpazia; vengono restituiti i diritti che esistevano prima del 2015"
dice la lettera.
L’Ungheria ha inviato una lettera agli Stati membri dell’Unione Europea, in cui richiama l’attenzione sul fatto che la situazione della minoranza ungherese in Ucraina non è migliorata e che le richieste avanzate dall’Ungheria al riguardo non sono state finora soddisfatte. .
Durante la sua visita in Transcarpazia alla fine di gennaio, il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Péter Szijjártó ha sottolineato:
"Non chiediamo nuovi diritti per gli ungheresi della Transcarpazia; vengono restituiti i diritti che esistevano prima del 2015”.
Da allora, il Ministro degli Affari Esteri ha ricevuto una risposta scritta dall'Ucraina in merito, ma nella pratica non sono stati compiuti progressi. Questa è probabilmente la conseguenza della lettera dal contenuto simile inviata agli Stati membri dell'Ue.
Sul contenuto del quale ha scritto la Radio ucraina Svoboda, che ha acquisito il documento,
"Nella lettera, la parte ungherese ha sottolineato che la protezione delle minoranze nazionali è una priorità durante i negoziati di adesione dell'Ucraina all'UE, e quindi l'Ungheria chiede che i diritti della comunità ungherese in Ucraina siano ripristinati al livello precedente al 2015".
Secondo il mezzo, hanno anche sottolineato che il governo ungherese chiede soprattutto il ripristino dei diritti generali che garantiscono il libero uso della lingua ungherese, così come il diritto alla rappresentanza politica, quest'ultima a livello regionale e nazionale. Attualmente, 20.000 studenti studiano nelle scuole ucraine con l'ungherese come mezzo di insegnamento, ma come afferma il documento, "malgrado le promesse precedenti, i suggerimenti dei rappresentanti della comunità ungherese non sono stati presi in considerazione nell'istruzione degli ungheresi, anche nel determinare i soggetti."
Il documento afferma inoltre che la percentuale della popolazione della regione è cambiata a causa della riorganizzazione dei distretti amministrativi in Ucraina.
"La percentuale obbligatoria del 10% che le minoranze nazionali devono raggiungere all'interno della popolazione locale per rivendicare i diritti linguistici, non è giustificata nel caso delle minoranze nazionali"
loro hanno detto.
La colpa è anche del fatto che la comunità ungherese non ha un proprio rappresentante della minoranza nazionale nel parlamento ucraino.
Di tutto questo si potrà discutere nella prossima videoconferenza del ministro degli Esteri ucraino Péter Szijjártó e Dmitro Kuleba.
Immagine di presentazione: Facebook/Péter Szijjártó