Il mondo va in pezzi e fischia alle leggi, siano esse dettate da Dio o determinate da persone oneste – ma è bello sapere che la verità esiste anche se viene negata. Scritto da Katalin Kondor.

La verità è la verità, una bugia è una bugia, la legge è la legge. Una persona dotata di buon senso penserebbe, ma è costretta ad affrontare il fatto che la verità non è la verità, una bugia non è una bugia e la legge non è una legge.

Siamo arrivati ​​al punto che questi concetti non soddisfano realmente il loro significato.

Vendiamo la menzogna per verità, non rispettiamo le leggi, in ungherese fischiamo ai pilastri della vita, cioè alla moralità.

Tutti i concetti di cui sopra, vale a dire verità, menzogna e legge, sono diventati relativi e la comprovata aderenza alle tradizioni e ai valori morali è diventata lentamente oggetto di scherno.

I nostri giorni forniscono ampie prove a questi risultati: dibattiti e tentativi di giustificazione incomprensibili si svolgono sulla natura della pedofilia, possiamo vedere sforzi straordinari per illuminare anche i più giovani sulla natura dei cosiddetti LGBTQ, molti, molti anni di indagini sono in atto numerose e più chiare questioni economiche legate a casi penali, o precisamente l'intenzione di nascondere le illegalità alla velocità della luce.

E, cosa ancora più triste, cercano di coprire tutte queste azioni con l’idea di libertà.

Sia dunque libero di corrompere i bambini, di rubare liberamente, di eludere le leggi e di mentire spudoratamente. È possibile iniziare una guerra per falsi obiettivi, per sottomettere i popoli, per abusare di posizioni e concetti. Tutte queste azioni sono commesse dagli stessi manipolatori che hanno santificato le leggi.

Eccoci quindi oggi, quando numerosi esempi dimostrano che la legge non è una legge, ma qualcosa di secondario che può essere ignorato, anche se è una forza di sostegno sociale. Impunemente.

Soprattutto per gli "iniziati".

Come, ad esempio, il marito di Judit Varga, che cerca con sorprendente sicurezza di utilizzare tutti i metodi che violano la legge per raggiungere i suoi vergognosi obiettivi, con il sostegno dei "druckers" e di coloro che rosicchiano la vita privata. Se quest’ultima non esistesse forse si potrebbe fare affidamento in modo molto più efficace sul rigore della legge, ma purtroppo finora ciò non ha funzionato.

E cosa possiamo dire della notizia dell'altro giorno secondo cui tre dei suoi compagni di classe sono stati uccisi da un bambino - un dodicenne - in una scuola finlandese ovviamente estremamente liberale.

I finlandesi, che sono così orgogliosi della loro libertà, soprattutto di recente, vedono questa tragedia come una prova di ordine e libertà? O forse hanno una legge votata da tutti per l'uso delle armi da parte dei dodicenni? E, diciamo, un provvedimento che prescrivesse il controllo degli effetti personali degli studenti che entrano a scuola sarebbe considerato un insulto, un atto antidemocratico, una ribellione alla democrazia? Perché la legge è legge?

Quindi una legge offensivamente stupida dovrebbe essere approvata solo perché si chiama legge? Chi lo capisce?

Ignorare le leggi, ovviamente, non è un fenomeno nazionale. Una persona sana di mente non può nemmeno capire, ad esempio, perché il flusso di migranti che si precipita verso di noi, con cui sia l’Europa che l’America devono affrontare quotidianamente, non possa essere impedito dalla severità della legge.

Sappiamo qual è l'intenzione: mescolare i popoli con la forza, in modo che l'afflusso di masse disintegri completamente gli Stati nazionali, cambi le loro vite e li esponga al piano secondo il quale non possono opporre alcuna resistenza al controllo politico.

Una persona sana di mente ora vede che questo sta accadendo, come vede anche, cambiare la legge o creare una legge per partecipare e finanziare le guerre di altre persone è una questione di secondi.

Ed è questione di secondi per farsi accettare, visto che la legge è legge, non est appello.

In inglese: non ci possono essere obiezioni. Questo è dove siamo adesso. E lo terremo qui anche se non tentassimo nemmeno di cambiare il fatto che oggi il mondo è controllato da poche centinaia di persone che non sono mai state scelte per questo compito, per di più da innumerevoli persone.

Che il mondo stia andando in pezzi e che le leggi, siano esse dettate da Dio o determinate da persone oneste, penso che nessuna persona sana di mente abbia bisogno di dimostrarlo, poiché i fatti lo dimostrano ogni giorno.

Ma sarebbe bene esplorare dove, quando e perché il potere e la verità delle leggi sono scomparsi dalle nostre vite. Ogni volta e comunque ciò è accaduto, è bene sapere che la verità esiste anche quando viene negata.

Giornale ungherese

Foto di copertina: Katalin Kondor
Fonte: MTI/Imre Földi