Il Parlamento europeo ha accettato il patto sull’immigrazione. Il documento impone solidarietà obbligatoria agli Stati membri e prevede che le domande di asilo vengano elaborate più rapidamente. Ma si afferma anche che gli Stati membri devono scegliere: accettare i migranti o pagare. Secondo gli esperti, la decisione è un altro invito agli immigrati clandestini, perché invece di fermare l'immigrazione, la organizza.

Il governo ungherese ha rifiutato fin dall’inizio il patto migratorio perché crea ghetti di migranti in Europa.

Prima del voto i deputati hanno tenuto un dibattito, sui dettagli ha riferito la corrispondente di M1 a Bruxelles, Eszter Baraczka.

"Il dibattito è stato molto sorprendente perché non è emersa alcuna valutazione positiva del patto migratorio. O hanno definito il patto in sé palesemente cattivo, oppure hanno affermato che è lungi dall'essere perfetto, ma che deve essere accettato per diverse ragioni: da un lato, perché non esiste, o non ci sarà, un'alternativa migliore, - sostengono - perché risponde alle sfide, perché con il suo aiuto l'UE può riprendere il controllo dei trafficanti di esseri umani, e soprattutto perché dedicano molto tempo ed energie a questo lavoro. Molto semplicisticamente, sembra una pillola amara da ingoiare, ma i rappresentanti hanno cercato di addolcirla nei loro discorsi. Ad esempio, avanzano la prospettiva che l'attuazione del patto venga rigorosamente monitorata, soprattutto per garantire che i diritti dei richiedenti asilo non vengano compromessi", ha affermato Eszter Baraczka.

Ha aggiunto:

Naturalmente, nella discussione si è sentito fortemente che ci fosse una campagna, quindi molte persone hanno semplicemente tenuto un discorso elettorale.

"Con l'avvicinarsi del voto, l'incertezza è diventata sempre più grande, mentre il giorno prima sembrava assolutamente certo che il patto sarebbe passato, e tra i rappresentanti era visibile una paura piuttosto seria, poiché se lo avessero fatto sarebbe stato un enorme fallimento. non votare per il patto. Ma le cose non sono andate così, tutti i suoi elementi sono stati accettati, quindi ora non resta che il Consiglio che riunisce gli Stati membri a mettervi il timbro, cosa che dovrebbe avvenire il 29 aprile", ha detto Eszter Baraczka.

Fonte: hirado.hu

Foto di copertina: MTI Foto: Sándor Ujvári

Szijjártó: Qualunque cosa decidano a Bruxelles, i migranti illegali non metteranno piede qui