Anche la biochimica ungherese di fama mondiale Katalin Karikó ha parlato delle sue più grandi difficoltà e delle vittorie delle donne in un'intervista al quotidiano italiano, che ha rivelato anche quale riconoscimento le manca nella sua vita dopo il Premio Nobel.

In occasione della sua autobiografia, pubblicata anche in italiano, Katalin Karikó è stata intervistata da La Repubblica, nella quale ha ricordato la sua infanzia poverissima, gli anni universitari, il controllo della polizia politica e il trasferimento in America.

All'inizio i suoi capi non si fidavano delle sue idee, ma il biochimico ungherese di fama mondiale, vincitore del Premio Nobel, insisteva nel dire che voleva comprendere il ruolo dell'RNA e usarlo a scopi terapeutici.

Adesso mi manca solo l'Oscar di mio marito

- ha commentato Katalin Karikó a proposito dei riconoscimenti storici, secondo la quale il suo Premio Nobel è anche una vittoria per le donne. Ha aggiunto che una donna credeva meno in lui, mentre gli uomini sostenevano il suo lavoro.

Nell’intervista ha parlato anche degli ostacoli più difficili da superare:

"Passare dall'Ungheria comunista agli Stati Uniti. Ma forse ancora più difficile è stato ricominciare da capo e trasferirsi in Germania, dove non conoscevo la lingua. Ho pianto ogni notte per la prima settimana.

Mandarino

Immagine di presentazione: MTI/Csilla Cseke