Questo è ora il risultato pratico di un decennio di "Willkommenskultur" nel sistema educativo tedesco. Schaffen sie das?
Se c’è una nazione la cui cultura e istruzione hanno influenzato la storia culturale dell’Europa centrale, compresa l’Ungheria, quella è la Germania. Mentre la Germania, riunificata dopo il 1989, è ancora oggi la prima potenza europea – e i suoi alti e bassi influenzano fortemente le prospettive economiche del nostro paese – il suo sistema educativo è già stato gravemente colpito dagli sviluppi degli ultimi decenni, soprattutto negli ultimi anni, comprese le conseguenze delle ondate di immigrazione.
Ora lo stesso The Economist, la rivista economica britannica che negli ultimi anni è passata dal liberalismo classico al progressismo più radicale, si occupa del rapido e spettacolare declino dell’istruzione tedesca.
Il documento richiama subito l'attenzione su una piccola decisione che incide sulla tradizionale immagine di sé e sulla visione del mondo dei tedeschi: dal 1° maggio i tedeschi non potranno più indicare il dottorato nei loro documenti. Poiché è noto che sia in Germania che in Austria i tedeschi sottolineano volentieri le loro qualità – in ungherese ciò si chiama addirittura “malattia del rango” – questo passo di livellamento mostra chiaramente anche il cambiamento degli atteggiamenti di base tedeschi.
Ma questo è solo un piccolo dettaglio: cosa ancora più importante, secondo diversi studi pedagogici, il livello dell’istruzione tedesca sta peggiorando notevolmente. Secondo l’ultimo sondaggio internazionale PISA, negli ultimi dieci anni i valori della prestazione in Germania, che fino ad allora erano in costante aumento, sono rapidamente diminuiti.
Soprattutto dopo il 2015, i risultati degli studenti tedeschi in lettura, matematica e scienze sono peggiorati.
Forse non abbiamo bisogno di ricordare ai nostri lettori la svolta socio-politica avvenuta in Germania nel 2015. Un altro sondaggio, IGLU, mostra il deterioramento delle capacità di lettura degli alunni di quarta elementare in Germania. Mentre nel 2001 il 17% aveva gravi difficoltà nella lettura, nel 2021 questa percentuale è salita a oltre il 25%.
E l’ultimo sondaggio (IQB) sulle competenze linguistiche degli alunni della nona elementare ha rivelato che la percentuale di coloro che non raggiungono lo standard minimo è diminuita di oltre 9 punti percentuali dal 2015.
L'Economist richiama l'attenzione sul fatto che il rendimento dell'istruzione tedesca appartiene ancora alla fascia media europea, ma è ancora peggiore di quello dei suoi vicini, dalla Polonia alla Repubblica Ceca, dall'Austria alla Svizzera.
Un quarto degli studenti non sono più tedeschi
Andreas Schleicher, direttore dell'istruzione presso l'OCSE, che pubblica i test PISA, dice al quotidiano Andreas Schleicher che il problema principale è che, rispetto all'Asia e ai paesi scandinavi, la Germania non si adatta alle esigenze educative del 21° secolo. Né a quello
oggi in Germania un quarto degli studenti non parla tedesco a casa.
Intanto, nella patria specifica dell'“educazione prussiana”, nelle scuole di oggi, l'educazione scolastica dei più piccoli consiste quasi soltanto nel giocare, “perché non si stressino eccessivamente”; gli alunni di quarta leggono il 30% in meno rispetto alla media OCSE; e la maggior parte degli insegnanti di oggi rifiutano i documenti standardizzati, affermando che "stigmatizzerebbero" gli studenti con scarsi risultati.
Nella maggior parte dei Länder tedeschi la scuola elementare dura quattro anni, dopodiché vengono separati i gruppi idonei all'istruzione superiore e quelli che studiano una professione. Questa scelta riguarda i figli per il resto della loro vita: il 79 per cento dei figli di laureati frequentano l'università da soli;
i figli delle famiglie meno istruite, più povere o non tedesche, invece, difficilmente riescono ad accedere agli studi superiori.
Secondo l'Economist, negli ultimi anni la Germania e i suoi Länder, che organizzano autonomamente le questioni legate all'istruzione, hanno tentato numerose riforme, ma i risultati dei sondaggi non mostrano alcun successo. In Germania, che ha un sistema politico complicato, ci sono molti attori, dalla sovrapposizione dei cicli elettorali ai sindacati degli insegnanti alle comunità dei genitori, che non facilitano l’attuazione di piani di riforma rapidi ed efficaci.
L’inclusività non è più una buona cosa
L'ottimismo non può essere rafforzato dal fatto che l'ultimo sondaggio scolastico tedesco ( Deutsches Schulbarometer ) fa luce sui problemi più importanti che affliggono l'istruzione tedesca, percepiti dagli insegnanti - che non possono essere risolti né in un giorno né durante un ciclo elettorale.
Quasi un decennio dopo la “Willkommenskultur” che in tanti avevano espresso nel 2015
Il 33% degli insegnanti tedeschi ritiene che l'eterogeneità, cioè la diversità, sia una "sfida".
Inoltre, solo una sfida è considerata più problematica: il 35% degli insegnanti ha un problema significativo con il comportamento degli studenti. Inoltre, i carichi di lavoro, la mancanza di tempo e di personale, la burocrazia sono tra le sfide principali, e poi ci sono anche i "genitori" come sfida, così come gli studenti con scarsi risultati.
Dall’ultimo sondaggio tedesco sull’istruzione emerge anche chiaramente che, secondo tre quarti degli insegnanti tedeschi, l’istruzione “inclusiva” sta peggiorando l’istruzione per tutti. Per la precisione: il 7% dice che migliora nettamente, il 19% dice che migliora piuttosto; d'altro canto, secondo il 42 per cento, peggiora la situazione, s
Secondo il 32%, l’istruzione “inclusiva” peggiora chiaramente l’istruzione nel suo insieme.
Questo è ora il risultato pratico di un decennio di "Willkommenskultur" nel sistema educativo tedesco. Schaffen sie das?
Immagine in primo piano: Pixabay