Solo con una fede vivificante, viva e attiva si può creare la pace in questo mondo devastato dalla guerra.

"Solo con una fede vivificante, viva e attiva si può creare la pace in questo mondo dilaniato dalla guerra, quando contro di noi scoppia una guerra fisica, spirituale e spirituale, motivo per cui abbiamo bisogno di rinnovamento e rafforzamento nella fede e nell'amore", László Felföldi di Pécs, nell'omelia del sabato, ha ammonito i pellegrini il vescovo della diocesi, relatore dell'addio di Pentecoste di quest'anno a Csíksomlyó.

Durante l'evento, dopo la messa celebrativa, in sella tra Kis- e Nagysomlyóhegy sono stati cantati gli inni nazionali ungherese e Székely.

Immagine in primo piano: Kelemen Kinga/Maszol