"Ciò che è consentito per il piccolo cerchio, a quanto pare, non è consentito per Giove. Oppure com'è?

Nel mondo mainstream di oggi, essere uno scrittore, un artista o una celebrità sembra davvero un'arte.
Tuttavia il criterio degli editori non è più se la persona abbia un ottimo talento letterario, ma piuttosto se non dica o scriva - anche accidentalmente - frasi che non rientrano nel mainstream europeo di oggi, infatti, ci mancherebbe, pubblichi qualcosa che qualcun altro ha detto una volta, da qualche parte (nella zona "maledetti"), e non rientra nel mainstream.

Naturalmente non deve trattarsi di una citazione esatta, è sufficiente che sia identica nel contenuto e nella struttura della frase.

È stato questo il caso nel 2021 del politico dell'AfD Björn Hoecke, che è stato portato in tribunale per aver utilizzato in un discorso della campagna elettorale del 2021 lo slogan "Alles für Deutschland" (tutto per la Germania), che secondo l'accusa della corte è uno slogan proibito , poiché questo fu utilizzato dai nazisti durante la Seconda nel periodo precedente la seconda guerra mondiale.

Björn Hoecke AfD

Björn Hoecke/Fonte: X

Nel corso dell'udienza appena svoltasi, il tribunale ha seguito il parere del pubblico ministero Brenzler, secondo il quale - in termini precisi - Björn Hoecke:

"progettato deliberatamente di attraversare le frontiere per trasgredire presunti divieti di linguaggio e di pensiero".

Per questa formulazione "intelligente" il politico è stato multato di 13.000 euro, senza contare che aveva precedenti penali.

Vorrei sottolineare che non voglio prendere le parti di Hoecke, ma voglio sottolineare l'assurdità dell'evento e dei processi.

In risposta, Höcke ha riferito la presentatrice televisiva Cathy Hummels, che in un post su Instagram riguardo al campionato europeo di calcio di quest'anno:

"Sarà una grande esperienza. Tutto per la Germania!”

Ebbene, la seconda metà della frase suona come "Alles für Deutschland" in tedesco, che era appunto uno degli slogan della Sturmabteilung nazista (SA); anche il politico tedesco di destra è stato condannato dal tribunale di Halle per il suo uso delle parole.

Hummels

Fonte: schermata

Anche se la conduttrice televisiva ha poi cancellato il suo post per paura e l'ha subito accusata di "mea culpa" in un servizio di RTL:

"Cenere sulla mia testa, non ho prestato attenzione alla copertura del processo Hoecke e allo slogan nazista, e non sapevo quale fosse il suo contesto. L’ho cancellato subito e ho preso espressamente le distanze dagli slogan e dai partiti di estrema destra come l’AfD”.

(Asche über mein Haupt, ich habe die Berichterstattung zu dem Höcke-Prozess und dessen Nazi-Spruch nicht mitbekommen und wusste nicht welchen Hintergrund er hat. Ich habe ihn sofort gößtlich und distansiere mich exprenschen von rechtsradicalen Parolen und Parteien wie der AfD.)

Con questo - e soprattutto perché si DISTANZA dall'AfD, che sta diventando sempre più popolare in questi giorni - potrebbe evitare un'udienza in tribunale, ma Björn Hoecke gli ha scritto il 17 maggio per attirare l'attenzione sulla tendenza:

"Cara signora Hummels, purtroppo devo denunciarla alla procura Brenzler (sic!) di Halle. Non perché abbia qualche problema con te, ma per rendere visibile l'assurdità del verdetto contro di me."

Sembra che al giorno d'oggi se qualcuno vuole dire o scrivere qualcosa, sia esso un romanzo, un post sui media o un reportage, debba pensarci bene, ed è altamente raccomandato che inizi immediatamente una "Citazioni" c. dovrebbe anche comprare un libro e poi sfogliarlo attentamente, per non essere denunciato per qualche frase – anche a lui sconosciuta – come hanno fatto con Hoecké.

Sembra che il gioco non sia inutile, ma per decine di migliaia di euro, o addirittura per la carriera della persona.

O tempora, o costumi!

(TTG)

Immagine in primo piano: Pixabay

Fonti:

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Francoforte Allgemeine