Oggi è dovere di ogni ungherese votare per la comunità politica che sola parla e agisce per la pace e non si lascia trascinare nella guerra, ha affermato il Presidente.

Nell’attuale situazione europea è necessario cercare di preservare la sovranità, l’indipendenza e la libertà dell’Ungheria in ogni circostanza, ha dichiarato mercoledì a Nyíregyháza il presidente del Parlamento.

László Kövér ha spiegato nel forum pubblico svoltosi nel locale centro culturale che sembra che i decenni di crescita pacifica e tranquilla in Europa siano finiti, che si avvicinano tempi pericolosi, che le forze convergono contro l'Ungheria, alla quale in circostanze normali nessuno consiglierebbe di opporsi.

Quattordici anni fa abbiamo intrapreso un percorso in tal senso, ha ricordato il relatore.

Il politico, che ricopre anche la carica di presidente del caucus nazionale di Fidesz, ha sottolineato che affinché l'Ungheria rimanga ungherese e affinché il governo impegnato a livello nazionale mantenga la promessa fatta prima delle elezioni del 2010, è necessario "non piegarsi alle volontà degli altri, di non seguire la corrente", oltre a preservare i risultati finora raggiunti.

L'Europa e l'Ungheria non si sono mai trovate di fronte ad una sfida così seria, le elezioni dell'Unione europea non hanno mai avuto così tanta importanza come adesso - ne ha parlato mercoledì sera il presidente del Parlamento a Újfehértó, dove László Kövér ha parlato in un forum pubblico intitolato La posta in gioco delle elezioni: pace o guerra, "dobbiamo essere più bravi a mobilitare, persuadere e responsabilizzare" rispetto all'opposizione.

Il presidente del comitato nazionale Fidesz ha ricordato che nel 2010 in Ungheria si è verificata una grave svolta e, dopo il risanamento e la stabilizzazione, sono seguiti dieci anni in cui la situazione economica del paese è migliorata di anno in anno, le persone si sono trovate in una situazione finanziaria migliore, è aumentato il valore delle pensioni e la posizione reddituale familiare dei percettori.

Il presidente del Parlamento ha elencato a lungo le misure del governo Orbán, sottolineando la politica familiare riconosciuta a livello mondiale, i cambiamenti nella politica nazionale e la politica di apertura verso l'Est.

Secondo László Kövér, a molti non piace il fatto che l'Ungheria "osi esprimere i propri interessi con una voce indipendente", così come il fatto che "sono capaci, disposti e osano sostenere la pace, schierarsi dalla parte della verità".

Nelle elezioni del 9 giugno si discuterà anche se "la maggior parte del mondo potrà influenzare la parte dell'Europa favorevole alla guerra", e a tal fine verranno presi tutti i mezzi, ha sottolineato il presidente della Camera, per poi porre la domanda :

“Dobbiamo lasciare che altri mettano a rischio i nostri risultati trascinandoci nella guerra”, oppure possiamo restare degni dei nostri storici predecessori – da János Hunyadi agli eroi del 1956 – e premere il grilletto nel posto giusto.

È dovere di ogni ungherese oggi votare per la comunità politica che sola parla e agisce per la pace e non si lascia trascinare nella guerra, ha affermato László Kövér a Újfehértón, aggiungendo: "chi ascolta il suo cuore, Fidesz -He soprattutto chi ascolta la sua ragione vota per il KDNP".

MTI