"Ho sbagliato, cosa che ho l'obbligo morale di ammettere", ha detto l'analista americano George Friedman, presidente del Geopolitical Futures Institute.

"Mi sembrava che il controllo stesse sfuggendo di mano a Orbán, dato che non c'era alcun segno di resistenza. Avevo torto, cosa che ho il dovere morale di ammettere", articolo l'analista americano George Friedman, presidente del Geopolitical Futures Institute .

Non molto tempo fa Friedman ha scritto che le recenti manifestazioni in Ungheria portano alla conclusione che il governo del primo ministro ungherese è stato messo in discussione. Come ha scritto, ha commesso l’errore di partire dal presupposto che Orbán sia un “uomo forte” che gestisce un sistema oppressivo che governa con l’intimidazione.

"Gli autoritari governano con la forza e la paura, quindi qualsiasi manifestazione che possa suggerire la debolezza del regime deve essere sconfitta. In un governo del genere, quando hanno luogo manifestazioni di questo tipo, la polizia cerca di reprimerle con azioni dirette e arresti di massa. Orbán non ha fatto un passo del genere. Dubito che sarebbe rimasto calmo, ma ha fatto del suo meglio per dimostrare ai cittadini che hanno il diritto di esprimere la propria opinione in massa”

Friedman ha detto.

Secondo l'analista, "molti in Europa e negli Stati Uniti che considerano lui (Viktor Orbán - ndr) un leader autoritario potrebbero dover riconsiderare la situazione.

Non l'ho mai visto come tale, ma mi aspettavo che agisse in uno stato di panico, nel quale penso potrebbe trovarsi, come si comporterebbe una persona in questa situazione."

Friedman ha anche sottolineato: “I demoni esistono, ma demonizzare qualcuno con cui non siamo d’accordo è pericoloso quanto le persone veramente potenti.

La riluttanza di Orbán a usare la forza deriva in parte dalla natura del suo governo e in parte dal fatto che vuole dimostrare che l’Unione europea lo ha interpretato male e, soprattutto, sta facendo la cosa giusta mantenendo l’Ungheria a una comoda distanza dall’UE. l'istituzione ( dalla UE – ndr ).

Mandarino

Immagine in primo piano: l'arrivo del primo ministro Viktor Orbán a Bruxelles il secondo giorno della Conferenza nazionale del conservatorismo (NatCon) del 17 aprile 2024, nell'immagine pubblicata dall'ufficio stampa del primo ministro. Dietro Viktor Orbán c'è Bertalan Havasi, capo stampa del primo ministro. MTI/Ufficio Stampa del Primo Ministro/Zoltán Fischer