L'Ordine degli avvocati ungherese è rimasto scioccato dal fatto che un partito politico abbia definito il Presidente della Repubblica un "criminale di diritto comune" e "servitore della mafia fondiaria" a causa della sua precedente attività di avvocato.

Nella sua dichiarazione di lunedì, la Camera ha scritto che è motivo di profonda preoccupazione che, nel vivo delle battaglie politiche, vengano avanzate accuse da parte di attori politici che danneggiano gravemente non solo la fiducia del pubblico nell’istituzione presidenziale della Repubblica, ma anche nella professione legale.

L'annuncio evidenzia: nonostante le gravi parole pronunciate in ambito politico, la "convinzione indiscussa" dell'Ordine degli avvocati ungherese è che Tamás Sulyok ha esercitato la sua professione legale con grande rispetto pubblico;

inoltre, durante la sua attività di giudice accademico e costituzionale, si è sempre difeso per l'indipendenza degli avvocati e delle sezioni, che considerava la pietra angolare dello stato di diritto e della fiducia pubblica, e per la quale l'Ordine degli avvocati ungherese vorrebbe per esprimere i suoi ringraziamenti speciali.

"Questa fiducia pubblica è stata ora attaccata con le dure dichiarazioni già citate", sottolinea il comunicato.

In base alla legge applicabile, la Camera agirà in ogni caso contro i colleghi che violano la legge sull'esercizio della professione forense o le norme deontologiche che disciplinano gli avvocati. Agirà con la stessa determinazione contro gli attacchi contro gli avvocati a causa della loro attività legale o, come nel caso di specie, durante le loro attività pubbliche - ingiustamente - perché considera la tutela della fiducia pubblica nella professione forense come suo compito fondamentale, il Lo ha annunciato l'Ordine degli avvocati ungherese nel bando.

MTI

Immagine di copertina: Il presidente della Repubblica Tamás Sulyok tiene un discorso durante la cerimonia di insediamento in piazza Szent György a Budapest il 10 marzo 2024.
MTI/Koszticsák Solido