Secondo la sentenza definitiva del Tribunale delle targhe di Brașov di lunedì, le targhe bilingui dei nomi dei luoghi nel villaggio di Nagypatak (Valea Mare) nella contea di Kovászna devono essere rimosse, ha riferito martedì l'agenzia di stampa rumena Agerpres. Il motivo è che la percentuale dei residenti ungheresi non raggiunge il 20% previsto dalla legge, quindi non subiscono ritardi. Le organizzazioni rumene hanno definito la decisione un'importante vittoria per la legalità e l'unità nazionale.

La sentenza del Tribunale di Brasov obbliga il governo della contea di Kovászna a rimuovere i cartelli con i nomi in lingua rumena e ungherese installati agli ingressi dell'insediamento. Si prevede inoltre che siano collocati solo cartelli toponimi con iscrizioni nella lingua nazionale, cioè in rumeno.

Nell'agosto 2022 l'organizzazione provinciale di Nemzet Útja Egyesület ha presentato una denuncia alla prefettura della contea di Székelyföld in merito ai cartelli toponomastici bilingui esposti a Nagypatak, abitata principalmente da rumeni. Secondo il loro ragionamento

i cartelli violano la legge, poiché la percentuale di ungheresi nel villaggio non raggiunge la soglia del 20% di utilizzo della lingua richiesta dalla legge sulla pubblica amministrazione.

Secondo Agerpres, con la sua decisione attuale, il tribunale distrettuale ha parzialmente accolto la difesa della prefettura, nella quale si è opposta alla sentenza del tribunale di prima istanza della contea di Kovászna.

    La sentenza emessa lunedì è stata accolta con favore anche dal Forum civile dei romeni nelle regioni di Kovászna, Hargita e Maros, che l'ha definita un'importante vittoria per la legalità e l'unità nazionale.

Sulla loro pagina Facebook hanno scritto che i sindaci e le organizzazioni civili rumene si sono opposti ai cartelli bilingue esposti nella parte della contea di Kovászna abitata principalmente da rumeni.

Secondo l'organizzazione della società civile rumena, è inaccettabile che il territorio della contea sia delimitato in base a "criteri etnici", per questo il forum civile "continua a lottare" per il rispetto della legge e per l'unità nazionale rumena, hanno scritto.

A Nagypatak, che ha una popolazione di 1.065 abitanti, 21 persone si sono dichiarate ungheresi nell'ultimo censimento rumeno.

MTI

Foto: screenshot di Google Maps