Tutto è nelle mani di Giorgia Meloni, il cui obiettivo è portare l'Italia a un ruolo influente nelle istituzioni europee.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni considera suo compito creare un fronte politico alternativo contro la sinistra e secondo lei ci si possono aspettare sorprese al Parlamento europeo per quanto riguarda il voto a maggioranza sui singoli dossier, secondo l'intervista rilasciata al quotidiano italiano Il Il Giornale ha pubblicato giovedì con il politico.

"Mi sto occupando di questo, dialogando con tutti e lavorando insieme. E penso che ci saranno sorprese nel futuro dell'Ue in termini di maggioranza che si potrà formare in Parlamento per alcuni dossier", ha detto il primo ministro italiano e presidente del partito di destra al governo. Fratelli Italiani (FdI).

Lui ha sottolineato che il gruppo dei Conservatori e Riformatori Europei (ECR) da lui guidato è diventato il terzo gruppo più grande nel Parlamento Europeo.

Riguardo alla nomina dei nuovi vertici delle istituzioni Ue, Giorgia Meloni ha parlato del fatto che andrebbero scelti soprattutto il presidente del Consiglio europeo, della Commissione europea, del Parlamento europeo e l'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza .

Lo si fa, come al solito, tenendo conto del peso dei gruppi politici, ha spiegato Meloni.

Lui ha aggiunto che i socialisti, i popolari ed i liberali stanno attualmente cercando di mettersi d'accordo sulla copertura di questi posti, e "come al solito, dirò quello che penso: il cambio di passo che immaginavamo non avverrà".

Egli ha osservato che la mancanza di progressi può essere attribuita ai risultati delle elezioni del Parlamento europeo, che non si sono rivelati sufficienti a "diversificare la situazione".

Giorgia Meloni ha spiegato che allo stesso tempo trova surreale che alla prima riunione informale dei capi di Stato e di governo dopo le elezioni europee, "qualcuno sia venuto con una proposta di lista per i primi posti e non si sia nemmeno preoccupato, perché noi direbbero a Roma, per far finta che quindi, si consideri prima che tipo di segnale è arrivato dai cittadini e che tipo di cambio di passo è necessario".

Il primo ministro italiano ha sottolineato di aver espresso il suo parere anche durante la riunione del Consiglio europeo.

Non è così che interpreto la democrazia, e penso che questo atteggiamento abbia allontanato i cittadini europei dalle istituzioni europee, ha spiegato il presidente del Consiglio italiano.

Secondo lui, coloro che vogliono raggiungere un accordo a tutti i costi e al più presto "corrono avanti perché sono consapevoli che l'accordo può essere molto fragile".

Meloni ha osservato che, indipendentemente da come siano distribuite le posizioni di leadership, non si può dimenticare il ruolo che merita l'Italia, uno dei paesi fondatori dell'UE, il secondo produttore industriale e la terza economia, con il governo più stabile tra le principali nazioni europee. .

Meloni ha sottolineato che non si può ignorare che le elezioni del Parlamento europeo "hanno chiaramente spinto l'asse dell'Europa a destra, e penso che questo possa portare a un cambio di passo nelle questioni di primo ordine, nella lettura di certe decisioni politiche".

Il primo ministro italiano spera che i membri del Partito popolare si rendano conto che ci saranno conseguenze fatali se continuano a seguire la sinistra.

Giorgia Meloni ha raccontato con indignazione alla stampa italiana la prima conferenza europea: ha definito surreale che alcuni capi di Stato siano venuti con nomi specifici per ricoprire alcune posizioni, invece di pensare a quali cambiamenti sarebbero necessari e quale sia la reale volontà dei cittadini europei .

I giornali italiani hanno scritto dell'obiettivo della Meloni di portare l'Italia ad un ruolo influente nelle istituzioni europee.

Ursula von der Leyen ha contattato telefonicamente la Meloni per due volte: con i voti dell'ECR potrà proseguire con più sicurezza la sua carriera alla guida della Commissione europea. In cambio l’Italia potrebbe ricevere l’incarico di Commissario per il Recovery e i Fondi di Coesione, che ricoprirebbe Raffaele Fitto.

Secondo il quotidiano La Repubblica le trattative proseguono, Viktor Orbán la prossima settimana si recherà a Roma per trattare con la Meloni.

Secondo gli analisti è possibile che dopo le elezioni francesi la Meloni stipuli un'alleanza strategica con il partito di Marine Le Pen, negoziando anche con i partiti di destra del Partito popolare. Nicola Procaccini, rappresentante dell'ECR al Parlamento europeo, è stato lieto di annunciare che con l'aggiunta di undici nuovi rappresentanti conservatori, l'ECR è diventato il terzo gruppo più grande del Parlamento europeo. Il partito ha votato affinché Carlo Fidanza possa continuare a servire al Parlamento europeo come capo della delegazione di Fratelli Italiani.

Fidanza ha detto al portale Affari Italiani che non hanno fretta di eleggere von der Leyen. È stato votato cinque anni fa, ma ora la situazione è cambiata in modo significativo. Tutto è nelle mani della Meloni, che mantiene un dialogo continuo con le diverse forze politiche per far sì che la destra possa avere in futuro un ruolo di primo piano nelle istituzioni europee.

MTI
Nazione ungherese

Foto di copertina: La decisione è nelle mani di Giorgia Meloni
Fonte: Facebook/Giorgia Meloni