Cento anni fa nasceva Árpád Brusznyai, martire di Veszprém nel 1956. Il lungometraggio Ritmusgyakorlatok presenta la storia parallela di Árpád Brusznyai e della sua famiglia, nonché del temuto leader del partito di Veszprém, János Papp.

Árpád Brusznyai è uno degli eroi emblematici del 1956: quando diciamo rivoluzione rurale, pensiamo al trentatreenne insegnante di scuola superiore che, quando la storia entra nella sua vita, diventa all'altezza di questo compito, ha affermato Réka Földváryné Kiss, il Presidente Nazionale del Comitato Memoriale.

"A Veszprém formulò e poi rappresentò le rivendicazioni rivoluzionarie. Ma ciò che è almeno altrettanto importante: ha mantenuto l'ordine. Nonostante il clima rivoluzionario, organizzò la sua vita nel rispetto della legalità. E va oltre il suo destino personale, il modo in cui un civile responsabile è diventato un "martire di cinquantasei anni". Perché le autorità hanno dovuto giustiziarlo? – questo è ciò che il film indica", ha detto Réka Földváryné Kiss.

Il presidente del Comitato per la Memoria Nazionale ha definito importante poter dare un volto alla storia.

I nostri eroi del '56 erano persone proprio come noi.”

Ha aggiunto: La moglie di Brusznyai, Ilona Honti, teneva un diario che è stato scoperto di recente.

" Attraverso il diario possiamo intravedere la storia della famiglia. Com'è quando una bambina di tre anni aspetta il ritorno a casa del padre, e del marito una moglie, e lotta, lotta e mantiene vivo lo spirito della famiglia contro un potere oppressivo. Vediamo anche che speravano nell'ergastolo, perché significava l'ergastolo, e vediamo anche che in secondo grado, per l'intervento di un segretario del partito, viene ucciso qualcuno che non ha violato in alcun modo la legge ", ha disse.

La signora Földváryné Kiss Réka definì commovente anche la storia successiva della madre, poiché anche la donna custodiva il ricordo del 1956, conservando il ricordo del marito giustiziato.

Per quanto riguarda il lungometraggio Ritmusgyakorlatok, il presidente del Comitato nazionale per la memoria ha affermato che nel film compaiono due persone della stessa età. Uno di loro è Árpád Brusznyai, l'insegnante, l'altro è il leader del partito di Veszprém, János Papp. Il regista Tamás Novák presenta in modo toccante la loro storia parallela. Il regista utilizza molto il diario, il che rende il film personale.

Il messaggio dell'opera non è solo la posizione eroica, ma anche che esiste una responsabilità personale in ogni epoca.

Il film sarà presto trasmesso dai media pubblici, ma sarà possibile visionarlo anche sul sito del Comitato Nazionale della Memoria.

Fonte: hirado.hu

Foto di copertina: Il presidente della Repubblica László Sólyom inaugura il monumento al martire cinquantaseienne Árpád Brusznyai, opera dello scultore vincitore del Premio Kossuth Miklós Melocco, in piazza Megyeház a Veszprém il 9 gennaio 2008 (Foto: MTI /Tibor Illyés)