L'idea che i Patrioti per l'Europa siano pro-Putin viene solo da analisti esterni, ha detto martedì il primo ministro italiano, presidente della famiglia dei partiti dei Conservatori e Riformatori europei (ECR), commentando la nascita del nuovo partito del Parlamento europeo gruppo.
Giorgia Meloni ritiene che non sia vera l'affermazione degli "osservatori" secondo cui Patrioti per l'Europa sarebbe un gruppo vicino al presidente russo Vladimir Putin.
Questo è stato il primo commento del presidente dell'ECR e anche del partito di governo della destra italiana riguardo alla nuova famiglia di partiti costituitasi lunedì al Parlamento europeo (PE). Giorgia Meloni ha parlato con i giornalisti che l'hanno accompagnata al vertice Nato che si svolgerà martedì a Washington, al quale è presente anche il premier ungherese Viktor Orbán, uno dei fondatori di Patriots for Europe. Il primo ministro italiano ha affermato che, secondo gli analisti, il partito francese Consolidamento Nazionale (RN) guidato da Marine Le Pen ha perso le elezioni, definendo questa una lettura "troppo facile".
Nessuno può rivendicare la vittoria: nessuno dei tre fronti politici può governare in modo autonomo
- ha sottolineato Meloni, secondo il corrispondente di MTI, e poi ha aggiunto: a differenza di molti altri Stati membri europei, l'Italia è oggi lo Stato membro con un governo stabile, mentre prima la situazione era esattamente opposta.
I Patrioti per l'Europa hanno superato l'ECR, che in termini di numero di membri è sceso dal terzo al quarto posto tra i gruppi del partito europeo. Dall'ECR, lo spagnolo Vox si è unito a Patrioti per l'Europa, e della nuova formazione europea è entrata anche l'alleata di governo di Giorgia Meloni, la Lega guidata da Matteo Salvini.
Immagine di presentazione: MTI/EPA/ANSA/Alessandro Di Meo