Lavora per il successo dall'età di sei anni, ha avuto innumerevoli spettacoli indimenticabili, eppure il Teatro dell'Opera di Stato ungherese è il luogo preferito di Gergő Ármin Balázsi. Intervista esclusiva.
L'artista, che nei 33 anni di storia del premio è stato il primo ungherese a vincere la categoria del ballerino Benois de la Danse, considerato l'Oscar del balletto mondiale, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Kossuth Radio.
Creato dalla Federazione Internazionale della Danza, il premio Benois de la Danse viene assegnato da una giuria di star mondiali. "Il presidente della giuria è una delle ballerine più famose, la ballerina russa Svetlana Zakharova. Il fatto di averlo potuto incontrare dal vivo e parlare con lui è un'esperienza fantastica", ha esordito l'artista del Balletto Nazionale Ungherese alla trasmissione di Radio Kossuth parlando del premio, fondato nel 1991 e da allora non esiste più Candidato ungherese né premiato, fino ad ora.
Adesso però sono due, dato che oltre ad Ármin Balázs Gergő è stata nominata per il premio anche Tatyjana Melnyik.
Il premio viene assegnato ogni anno per le prestazioni della stagione precedente. Gergő Ármin Balázsi è stato nominato per la sua interpretazione nelle produzioni presentate sotto il titolo dell'effetto Pigmalione.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 25 giugno a Mosca, in uno dei teatri d'opera più famosi al mondo, il Bolshoi, considerato uno dei santuari del balletto.
"Non mi aspettavo di ricevere questo riconoscimento. Ero seduto alla cerimonia di premiazione e stavo già pensando a cosa e come avrei ballato nel secondo atto quando è stato chiamato il mio nome. È stata un'esperienza inebriante, ricordo a malapena cosa è successo, cosa ho detto. Poi quando dovevo ballare tornavo con i piedi per terra perché mi sentivo davvero in paradiso."
- Ármin Balázsi Gergő ha ricordato la cerimonia di premiazione arricchita dalle danze dei candidati in un'intervista esclusiva rilasciata al programma Kalendárium di Kossuth Rádió.
Il ballerino non si è ancora appoggiato allo schienale, sente di non aver ancora raggiunto la vetta. Vuole migliorare in tante cose, sia a livello tecnico che recitativo. Per lui i premi sono la conferma che è sulla strada giusta. Certo, questo riconoscimento è per lui una grande gioia, ma continua comunque a lavorare sodo. In un'intervista con Kossuth Radio, ha anche rivelato dove vuole ancora arrivare con le sue esibizioni.
“Ci sono molti posti simili nel mondo, dal Royal Ballet all'Opera di Parigi. Tuttavia, la punta del mio cuore è il Teatro dell'Opera di Stato ungherese, che sarà sempre un miracolo per me, da quando ci sono entrato per la prima volta, mi sento così."
L'intera conversazione può essere riascoltata nella pagina Media Clicks del Kalendárium.
Immagine di presentazione: MTI/Szilárd Koszticsák