La risoluzione dell'ONU condanna Israele, ma non dice una sola parola su Hamas. L'Ungheria non ha votato la proposta.
Mercoledì l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato con 124 voti favorevoli e 14 contrari per privare Israele del diritto all’autodifesa contro il terrorismo palestinese in Giudea e Samaria (Cisgiordania), nella Striscia di Gaza e a Gerusalemme Est.
Il testo della decisione si basa sul parere consultivo della Corte internazionale di giustizia di luglio, secondo il quale l'occupazione israeliana dei "territori palestinesi" è illegale.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato prima del voto di sostenere la sentenza della Corte internazionale di giustizia e la risoluzione che invita l'IDF a ritirarsi entro i confini pre-1967 entro 12 mesi.
La risoluzione invita inoltre gli Stati membri a non vendere a Israele armi o attrezzature militari che verrebbero utilizzate nella Striscia di Gaza, in Giudea e Samaria (Cisgiordania) e a Gerusalemme est.
La risoluzione chiede inoltre il boicottaggio di tutti i prodotti israeliani prodotti oltre i confini precedenti al 1967.
La risoluzione ha solo forza dichiarativa, ma fornisce sostegno internazionale ai paesi che desiderano intraprendere ulteriori azioni contro Israele.
Il testo non menziona Hamas, il massacro del 7 ottobre, né i 101 ostaggi israeliani rimasti a Gaza. Non avanza alcuna richiesta a Hamas o ai palestinesi riguardo agli attacchi contro Israele.
Alla risoluzione si sono opposti Argentina, Repubblica Ceca, Fiji, Ungheria, Israele, Malawi, Micronesia, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Paraguay, Tonga, Tuvalu e Stati Uniti.
Tra i 43 paesi rimasti c'erano Australia, Canada, Regno Unito e paesi dell'Unione Europea Austria, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Germania, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Polonia, Romania, Slovacchia e Svezia.
La Nuova Zelanda e 13 paesi dell’UE hanno sostenuto la risoluzione: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Spagna, Slovenia e Spagna.
Fonte: Neokohn.hu
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