Questo atto ufficiale è stato intrapreso anche nell'ambito dell'indagine in corso sul sospetto di frode di bilancio e altri crimini nel caso del Movimento 99, famoso per le sue "micro-donazioni".
Qualche settimana fa, i funzionari dell'autorità investigativa che indaga sul caso Movimento 99 sono comparsi di nuovo e hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso lo studio legale del centro cittadino di Csaba Tordai, principale consulente legale del sindaco. Tordai è già stato contattato dalle autorità due volte, la prima volta lo scorso novembre, quando, secondo le nostre fonti, furono sequestrate le prove che confermavano il sospetto di falsificazione di documenti.
In relazione al caso, la Procura Generale della Capitale, che supervisiona il procedimento, ha annunciato quanto segue:
"Nel procedimento penale in corso per il reato di frode finanziaria e altri reati, siamo in grado di informarvi che l'autorità inquirente, con un permesso giudiziario ottenuto su richiesta del pubblico ministero, ha nuovamente effettuato una perquisizione in uno studio legale nel settembre 2024 .
Lo scandalo per una presunta raccolta di fondi criminali da parte del Movimento 99, fondato da Gergely Karácsony e che avrebbe dovuto promuovere la sua campagna per le primarie del 2021 e la sua elezione a primo ministro, è scoppiato dopo la declassificazione del rapporto del Centro nazionale di informazione (NIK), che è stato pubblicato all’estero per le elezioni parlamentari del 2022 ha influito
Il rapporto rivela tra l'altro che tra agosto 2021 e settembre 2022 Gábor Perjés, responsabile delle finanze del movimento, ha versato sul conto dell'organizzazione 506 milioni di fiorini in contanti, principalmente in euro e sterline inglesi, per un totale di diciannove volte. Secondo il rapporto "nel periodo in esame sono stati depositati sul conto un totale di 917.695 euro e 3.900 sterline inglesi".
Dopo la denuncia, Gergely Karácsony ha iniziato a parlare di “micro-donazioni” raccolte in piccole e poi grandi scatole. Nel caso - nel quale ha sporto denuncia anche il gestore del Movimento 99, l'OTP - è in corso un'indagine presso l'erario per sospetta frode di bilancio, riciclaggio e utilizzo di documenti privati falsi. Per tutto questo Perjé è stato sospettato mesi fa di falsificazione di documenti.
Per inciso, il rapporto della banca è stato preceduto da un'indagine interna. L'indagine dell'istituto finanziario ha sostanzialmente stabilito che le cassette per le donazioni non potevano contenere tanto denaro quanto figurava nel verbale presentato da Perjés.
Si è inoltre scoperto che le banconote, per lo più in euro e sterline, erano nuove, senza pieghe e in molti casi numerate in serie. Dai dati rivelati dalla banca si può concludere che non si trattava di "micro-donazioni".