Per la pace, auspicata in molte parti del mondo, il Santo Padre ha indetto una giornata di digiuno e di preghiera per il prossimo 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco contro Israele da parte dell'organizzazione terroristica palestinese Hamas.

Papa Francesco ha chiesto a tutti di partecipare, dai membri della chiesa ai credenti fino alle persone che non si considerano credenti ma vogliono la pace.

"Chiedo a tutti di partecipare a quest'ora drammatica della nostra storia, mentre i venti di guerra e le fiamme della violenza trascinano costantemente con sé interi popoli e nazioni", ha affermato il capo della Chiesa cattolica annunciando la Giornata della pace dedicata al digiuno e alla preghiera nella giornata di apertura del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà mercoledì in Vaticano.

Papa Francesco ha chiesto un cessate il fuoco immediato in Libano e nella Striscia di Gaza, così come in tutti i territori palestinesi e in Israele.

Il 6 ottobre il Papa e i vescovi recitano il rosario nella Basilica di Santa Maria Maggiore, con il quale chiedono l'intercessione della Vergine Maria per la pace.

Sin dalla sua elezione nel 2013, Papa Francesco ha parlato di una “Terza Guerra Mondiale frammentaria”, riferendosi a conflitti armati che si svolgono simultaneamente in molte parti del mondo.

Il 7 settembre 2013, il Santo Padre ha guidato in Piazza San Pietro una preghiera per la pace per fermare la guerra in Siria e i conflitti in Medio Oriente. Ha annunciato una giornata di preghiera per la pace per porre fine alla guerra in Congo e Sud Sudan, nel 2020 ha pregato per il Libano e nel 2021 per l'Afghanistan.

In seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, il 25 marzo 2022, il Papa ha offerto la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato della Vergine Maria.

Durante la sua visita in Belgio alla fine di settembre, Papa Francesco ha affermato che il mondo è sull’orlo della Terza Guerra Mondiale. Ha definito l'oblio del passato storico una pericolosa perdita di memoria, che "fa ammalare le nazioni e le trascina in avventure che richiedono un enorme prezzo umano".

Il Collegio episcopale italiano (Cei) si è unito per primo alla preghiera del 6 e 7 ottobre, già annunciata nelle chiese.

"Ogni giorno, la Terza Guerra Mondiale in corso, si espande con nuovi e nuovi campi di battaglia, che colpiscono tanti luoghi e popoli, spesso accompagnati dal completo oblio. Non dobbiamo stancarci di chiedere che le armi tacciano, che l’odio venga sostituito dall’amore, che la divisione venga sostituita dall’unità. È ora di fermare la follia della guerra: ognuno faccia la sua parte, ognuno sia operatore di pace", ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, che opera anche come inviato straordinario di pace di Papa Francesco per fermare la guerra tra l'Ucraina e Russia.

MTI

Fonte immagine di copertina: Facebook/Vatican News