Il parlamento italiano non ha fatto molto bowling.

Mercoledì la camera alta del parlamento romano, con 84 voti favorevoli e 58 contrari, ha dichiarato reato la maternità surrogata straniera. Secondo la nuova legge i figli di coppie italiane nati da madri surrogate straniere non sono considerati legittimi e quindi non possono essere registrati in Italia.

Il disegno di legge è stato promosso dal partito di governo Fratelli Italiani (FdI), è stato adottato dalla Camera dei Rappresentanti nel luglio 2003 e ora è stato votato dal Senato.

Nel 2004, il parlamento ha depenalizzato la maternità surrogata in Italia. La legge punisce chi accoglie una madre surrogata con la reclusione da tre mesi a due anni, nonché con una multa da seicentomila a un milione di euro.

L’attuale inasprimento rende universale il divieto della maternità surrogata. Vuole fermare la pratica degli italiani che vanno all'estero per assumere madri surrogate, dalla Spagna ai paesi extraeuropei.

Secondo la legge recentemente approvata, la maternità surrogata all’estero è considerata un crimine anche se non lo è nel paese straniero in questione.

Il primo ministro Giorgia Meloni, presidente dei Fratelli Italiani, ha accolto con favore i risultati del voto sulla sua pagina social.

"Con la sua approvazione definitiva al Senato, il disegno di legge è finalmente diventato una legge, dichiarando la maternità surrogata un crimine universale. Il buon senso dettava una legislazione contro la vendita di corpi di donne e bambini. La vita umana non ha prezzo e non rappresenta una merce", ha scritto la Meloni.

L'opposizione, che ha votato contro l'introduzione della legge, ha parlato di una legislazione inutile e incostituzionale, che ricorda il Medioevo e colpisce le “famiglie arcobaleno”.

MTI

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