Beh, no. Non importa davvero chi può decidere il destino della patria. Ma la ripetuta introduzione del test di alfabetizzazione può aiutare a rilanciare Jobbik, che è crollato nell’invisibilità?

Jobbik ha condiviso un video non così inaspettato sul suo canale TikTok. Nella breve registrazione Brenner Koloman, rappresentante parlamentare del partito, afferma con fermezza che una delle ultime (???) proposte del partito di opposizione è quella di

il cittadino che non ha gli otto gradi base non dovrebbe poter votare sul futuro del nostro Paese".

Brenner ha proseguito affermando che coloro che sono "in possesso delle proprie facoltà mentali" possono votare.

"Nell'era delle minacce, non importa chi decide su questioni così gravi, ecco perché riteniamo che questa proposta sia molto, molto importante"

- ha sottolineato il politico.

Il 43% degli ungheresi è d'accordo che il diritto di voto dovrebbe essere legato all'istruzione di base, secondo una ricerca condotta dall'istituto IDEA nel novembre 2017, secondo la quale il 26% è pienamente d'accordo e il 17% parzialmente d'accordo con l'idea che Dóra Dúró, una rappresentante di Jobbik, presentato nell'agosto 2017, ha affermato che dovrebbe essere introdotto un censimento dell'alfabetizzazione.

Nel sondaggio di IDEA, il 54% degli elettori di Jobbik era completamente d'accordo con l'idea, un altro 12% piuttosto d'accordo, e il 43% degli elettori del partito di governo era d'accordo con la proposta.

Nel campo dei partiti di opposizione di sinistra, invece, meno di un terzo è favorevole alla limitazione del diritto di voto: i partiti di Együtt e Párbeszéd hanno per lo più respinto l'idea (il 62% non è affatto d'accordo, il 13% piuttosto in disaccordo). con esso) e l’MSZP (il 59% non lo ha fatto affatto, il 14% preferirebbe non farlo).

Come Jobbik, il loro sostegno è ormai diventato invisibile a occhio nudo.

Puoi vedere il post pertinente qui sotto:

@jobbik_mm @dr.brenner.koloman ♬ suono originale – jobbik_mm – jobbik_mm