Il castello Boncza a Chucsa è in fase di ristrutturazione.
L'organismo rappresentativo della contea di Kolozs ha firmato il progetto di decisione che prevede la ristrutturazione del castello Boncza a Chucs, sede dei musei Goga e Ady, con fondi dell'Unione europea. Maszol ha chiesto a István Vákár, vicepresidente del consiglio regionale di Cluj, quali sono i lavori che inizieranno presto
Giovedì, nella riunione straordinaria, l'organismo rappresentativo della contea di Cluj ha firmato il progetto di decisione che prevede la ristrutturazione del castello Boncza a Chucs, sede dei musei Goga e Ady, con i fondi dell'Unione europea. István Vákár, vicepresidente del consiglio della contea di Cluj, ci ha detto che questa è la terza istituzione culturale con influenza ungherese ad essere rinnovata: prima è stata riportata al suo antico splendore la facciata del Palazzo Bánffy di Cluj, poi il Castello Bánffy al bivio, che è stato consegnato l'anno scorso, ora è il castello Boncza a Chucsa.
Come abbiamo scoperto, il complesso edilizio non è in cattive condizioni come lo era il castello del crocevia. E' ancora funzionante, i musei sono visitabili, il parco è in ordine. Tuttavia necessita di ristrutturazione, perché molte parti, dalle tegole, alle finestre e alle porte, così come l'impianto di riscaldamento, necessitano di essere ammodernate. Dopo la ristrutturazione manterrà ovviamente il suo carattere museale, ma nel progetto c'è anche qualcosa di nuovo: l'edificio del cinema estivo, che si trova dietro la chiesa riformata, molto vicino alla strada principale, è attualmente completamente inutilizzabile, e il il budget contava anche sulla sua sistemazione: poiché in realtà non esiste un'altra grande piazza nel complesso edilizio, se non quella in cui opera il museo, l'idea è che questa parte sarà progettata in modo tale da poter essere addirittura utilizzato per vari spettacoli teatrali e proiezioni.
Come ha detto István Vákár,
Proteggere il patrimonio di Ady è una missione molto importante. In questa situazione è particolarmente emozionante, perché conosciamo Ady come poeta dell'amore, e proprio in questo edificio ha potuto sperimentare l'amore con Berta Boncza, cioè Chinszka.
C'è però un altro capitolo importante in questa storia: il castello Boncza potrebbe essere anche un simbolo di cooperazione, poiché è il luogo determinante del rapporto tra Endre Ady e Octavian Goga che va oltre la morte. Il fatto che "un così grande ungherese" e "un così grande rumeno" abbiano saputo rivolgersi l'uno all'altro con onore, rispetto e devozione nonostante le differenze tra loro può essere esemplare per tutto il popolo della Transilvania. Goga mantenne la promessa fatta ad Ady dopo la morte del poeta: acquistò dalla vedova il castello allora fatiscente e lo ristrutturò.
L'inizio dei lavori di ristrutturazione è previsto in primavera: il budget totale del progetto è di 42,4 milioni di lei, di cui 8,8 milioni stanziati dal Comune di Cluj, anche se István Vákár ha sottolineato: l'esperienza dimostra che di tanto in tanto arriva qualcosa in più, che richiederà un ulteriore sostegno finanziario.
Immagine in primo piano: István Vákár/Facebook