János Bóka, ministro responsabile per gli affari dell'Unione europea, ha protestato giovedì in una lettera indirizzata a Javier Zarzalejos, presidente della commissione LIBE del Parlamento europeo.

Il ministro ha scritto sulla sua pagina Facebook: secondo la prassi consueta nel quadro della presidenza dell'UE, i ministri ungheresi competenti presentano le priorità della presidenza ungherese alle commissioni del Parlamento europeo competenti per il settore interessato, come ha fatto in occasione della presidenza ungherese. 23 settembre in commissione AFCO.

"Tuttavia, invece di un lavoro significativo, la LIBE ha sabotato la presentazione delle priorità del programma presidenziale relative ai settori dell'interno e della giustizia. Lui ha legato il mantenimento dell'ordine del giorno ad una condizione politica estranea, cioè al mantenimento del dibattito sullo stato dello Stato di diritto in Ungheria", ha aggiunto.

Secondo János Bóka, "la deplorevole decisione della LIBE è irrispettosa nei confronti del Consiglio in quanto istituzione dell'Unione europea e viola gravemente il principio di leale cooperazione.

Si adatta al modello che la Presidenza ha sperimentato per quanto riguarda il ruolo co-legislatore del Parlamento europeo. Il Parlamento europeo si astiene dal condurre negoziati interistituzionali su alcuni dossier estremamente importanti che toccano direttamente la situazione dei cittadini europei, come la lotta alla corruzione; norme minime per i diritti, il sostegno e la protezione delle vittime di reato; prevenire e contrastare il traffico di migranti; o rivedere il meccanismo di sospensione dell'esenzione dal visto", ha scritto.

Lo ha reso noto János Bóka, che ha espresso giovedì la sua protesta nella lettera di risposta indirizzata a Javier Zarzalejos, presidente della commissione LIBE del Parlamento europeo.

"Sulla base di considerazioni partitiche, il Parlamento europeo ostacola la cooperazione costruttiva delle istituzioni dell'Unione europea e quindi indebolisce l'unità dell'Unione europea nel periodo particolarmente difficile di oggi", ha scritto il ministro.

Il capo del dicastero ha sottolineato che l'Unione europea e i suoi Stati membri si trovano oggi ad affrontare pericoli senza precedenti, ed è motivo di preoccupazione che "il neoeletto Parlamento europeo ostacoli l'efficace processo decisionale e l'unità dell'Unione europea sulla base di partitocrazia, interessi istituzionali e giochi di potere in un periodo decisivo per le sorti dell’Europa”.

MTI

Foto di copertina: János Bóka
Fonte: Facebook/János Bóka