"Hanno deciso che non ci siamo più?! Tali azioni non offendono solo la nostra comunità, ma anche la variegata storia di Medgyes", ha scritto su Facebook l'organizzazione del partito. "Questo è solo l'inizio. Qual è il prossimo passo? Le nostre scuole, la nostra lingua madre, la nostra cultura? Possiamo prevenirlo adesso. Proteggiamo la nostra comunità il 1 dicembre!" - hanno aggiunto, incoraggiandoli a partecipare alle elezioni parlamentari di domenica.
Benedek Zakariás, vicepresidente dell'organizzazione provinciale del partito, ha dichiarato al portale di notizie Maszol.ro che sul caso è già stata sporta denuncia. Il politico ha detto: non credeva che l'incidente fosse legato alle elezioni. "Esistono persone del genere", ha aggiunto, l'ultima volta, ad esempio, gli autori del reato erano i passeggeri di un'auto con targa moldava.
Csaba Orosz, presidente della contea di Szeben, RMDSZ, disse all'epoca all'MTI di essere rimasto molto scioccato dall'incidente, perché nell'ex città sassone la convivenza tra maggioranza e minoranze è buona.
Circa vent’anni fa, su intervento dell’RMDSZ, all’ingresso della città, che ha una popolazione ungherese di poco più del 6%, è stato affisso il cartello trilingue con il nome della località, nonostante né gli ungheresi né i tedeschi, attualmente costituiti dall’1%, La minoranza non ha raggiunto la soglia percentuale del 20% richiesta dalla legge sulla pubblica amministrazione rumena per l'uso della lingua madre.
A Medgyes, che ha una popolazione di quasi 40.000 abitanti, 2.514 persone si sono dichiarate ungheresi nell'ultimo censimento.
MTI
FOTO: FACEBOOK/CONTA DI SEBEN RMDSZ