I giovani sono accusati di oltraggio alla Repubblica italiana, alle istituzioni costituzionali italiane e alle forze armate italiane. Matteo Salvini ha esortato alla tolleranza zero per coloro che odiano i valori italiani.

È stato avviato un procedimento contro giovani immigrati di origine nordafricana che hanno girato, la notte di Capodanno, in piazza del Duomo a Milano, video anti-italiani per insulti alle istituzioni e alle autorità della Repubblica italiana. Lo ha reso noto venerdì sera la Procura antiterrorismo di Milano.

Quattordici giovani di età compresa tra i 16 e i 20 anni sono stati identificati sulla base dei video condivisi sui social nei giorni scorsi.

Figli di genitori provenienti dal Marocco, Tunisia ed Egitto. Tra loro c'è un cittadino italiano la cui madre italiana convive con un uomo tunisino. Vivono tutti a Milano e nelle città limitrofe di Parma, Brescia, Como, Pavia e Biella. La maggior parte di loro ha precedenti penali per reati minori, come il furto.

L'indagine contro i giovani immigrati è stata avviata dal procuratore antiterrorismo di Milano Marcello Viola in collaborazione con il prefetto Claudio Sgaraglia. I giovani sono accusati di oltraggio alla Repubblica italiana, alle istituzioni costituzionali italiane e alle forze armate italiane.

La notte di Capodanno i componenti del gruppo hanno soggiornato in piazza Duomo a Milano, dove il Comune non ha organizzato una festa ufficiale, ma si sono radunati più di venticinquemila italiani e stranieri.

I giovani migranti hanno scalato per la prima volta II. sulla statua equestre dell'ex re italiano Viktor Emanuel, e lì sono state sventolate le bandiere dei paesi del Nord Africa. La polizia li ha allontanati dal lavoro. Successivamente i giovani hanno utilizzato i loro cellulari per girare video in cui insultavano l’Italia e la polizia italiana.

I tre sono stati allontanati la notte stessa dalla polizia dal centro di Milano, perché non potevano soggiornare nel centro perché avevano precedenti penali ai sensi del decreto sicurezza in vigore nella città del nord Italia fino alla fine del 2010. Marzo.

È stato identificato anche il 33enne guineano che, la notte di Capodanno, aveva intervistato in italiano e arabo anche giovani nordafricani nella piazza antistante il Duomo di Milano.

Ha chiesto loro se i musulmani dovessero festeggiare il 31 dicembre, ma gli è stato detto di no. Uno dei giovani ha notato: secondo il calendario musulmano, non scrivono il 2025, ma il 1449. Si diceva che a Capodanno nel Duomo di Milano ci fossero più musulmani che cristiani. Hanno citato il Corano e hanno gridato più volte "Allah akbar".

La Direzione investigativa antiterrorismo (Digos) è al lavoro per identificare i migranti che hanno posizionato una bandiera palestinese su Piazza del Duomo e poi hanno scandito slogan anti-israeliani. Un altro gruppo, nel quartiere San Siro di Milano, ha sparato fuochi d'artificio contro i vigili del fuoco che cercavano di domare le fiamme provocate dai petardi.

"Se non ti trovi bene in Italia, se non ti piacciono gli italiani, se non sei soddisfatto, torna da dove sei venuto. Non sei necessario.

L’Italia è un Paese generoso, accogliente, solidale, ma se un italiano dovesse andare nel vostro Paese, un Paese arabo e musulmano, e insultare Allah, creare caos, violare le leggi o insultare chi vive lì e lo ospita, allora quello Gli italiani non lo manderebbero a casa, ma lo metterebbero in prigione", ha commentato venerdì sera sui suoi social Matteo Salvini, leader del partito di governo della Lega, l'accaduto.

Ha esortato alla tolleranza zero per coloro che "odiano i nostri valori".

MTI

Immagine di copertina: I giovani migranti si sono sollevati II. sulla statua equestre dell'ex re italiano Vittorio Emanuele, e lì sono state sventolate le bandiere dei paesi nordafricani
Fonte: X/Matteo Salvini