I sostenitori della vita assegnano un ruolo importante a Donald Trump.
La Coalizione per la vita degli Stati Uniti (USCL), la più antica organizzazione pro-vita della nazione, chiede ai ministri di tutte le denominazioni pro-vita di suonare le campane delle chiese mercoledì 22 gennaio 2025 a mezzogiorno, ora locale.
L’aborto è la principale causa di morte negli Stati Uniti, uccidendo circa 1,2 milioni di bambini ogni anno. Il problema a volte è travolgente e insondabile, ma sappiamo che "con Dio ogni cosa è possibile", si legge sul sito web di Coalition Life.
La missione dell'organizzazione è quella di mettere sostenitori amorevoli ed efficaci a favore della vita davanti alle strutture per l'aborto per fornire "l'ultima linea di difesa per ogni madre e bambino in crisi".
Guidati da Brian Westbrook, i consulenti della Coalition Life e i “volontari della preghiera” hanno contribuito a salvare centinaia di bambini dall’aborto dal 2009.
Ora l'organizzazione ha lanciato un appello alle chiese dal titolo "Campane per la vita". In esso, chiede ai sostenitori della vita di rinnovare il loro impegno a integrare la tutela della vita umana prevista dalla Costituzione, che riconosce e protegge i bambini non ancora nati in tutte le fasi dello sviluppo fetale.
Randy Engel, fondatore dell'USCL, ha spiegato che “La campana per la vita deve suonare più forte a Washington affinché il presidente Donald Trump, che si insedia appena due giorni prima, comprenda la sua responsabilità di proteggere la vita di milioni di cittadini americani non ancora nati”.
Come è noto, Papa Francesco sottolinea la santità di tutta la vita umana. A suo avviso, una cultura che pensa che tutto, anche la vita, sia usa e getta, è sulla strada sbagliata.
Immagine di copertina: La campana della chiesa Szent Mihály-hegyi in Transilvania
Fonte: Maszol.ro