Le elezioni anticipate sono diventate improvvisamente urgenti per l'élite di Bruxelles e i suoi servitori, ha sottolineato il leader del gruppo Fidesz nel suo post su Facebook pubblicato sabato sera.

In risposta alle dichiarazioni di Máté Magyar Péter Magyar, presidente del partito Tisza, che chiede elezioni anticipate, ha scritto: "a causa del prossimo cambio di potere a Washington, il popolo di Bruxelles si indebolirà", quindi noi ne è rimasto ben poco qui, ecco perché

"Vogliono far passare al più presto all'UE la decisione sul finanziamento e l'espansione della guerra, nonché l'attuazione del patto sui migranti. L’Ungheria però li blocca”.

Per questo vogliono ripulire al più presto possibile il governo pacifista di Orbán e lo hanno consegnato a Péter Brüsszel, ai Gyurcsány e a tutti gli altri cavalieri che già prima del 2022 venivano finanziati dall'estero per chiedere elezioni anticipate

Máté Kocsis lo ha sottolineato, secondo lui, dopo

"Cominciano tutti a gridare la stessa cosa. Casualmente lo stesso”.

Il leader del gruppo Fidesz ha più volte affermato: in Ungheria c'è stabilità politica, non ci sono elezioni anticipate e "come non è mai stato dal 1990, non ce ne saranno adesso".

Comprendiamo, vediamo che è urgente per l'élite di Bruxelles, ma non illudetevi. Ma nemmeno i loro server sono niente di buono - ha scritto il leader della fazione Fidesz.

Immagine di copertina: Máté Kocsis, capogruppo parlamentare di Fidesz
Fonte: MTI/Tamás Kacsúr