Sono passati solo pochi giorni da quando è stato scritto su Imre László, sindaco della SE di Újbuda, che durante la sua carriera di medico sportivo e dirigente sportivo è stato coinvolto in diversi scandali internazionali di doping, a seguito dei quali è stato costretto a dimettersi dall'attuale incarico più di una volta, ora è tornato ad essere al centro dell'attenzione della gente del posto.

I cittadini di Kelenföld si lamentano della costruzione di lotti angolari situati all'incrocio delle strade Ulászló-Kökörcsin-Zsombolyai, ha scritto Vasárnap.hu . Il comune di Újbuda sostituirà l'attuale edificio a un piano con due edifici molto più alti tra gli edifici esistenti a tre piani.

I residenti sono scontenti, perché la dirigenza di sinistra, pur sostenendo che il quartiere è sovradimensionato, sta eliminando essa stessa le aree verdi. 

Inoltre, è stato realizzato prima un edificio di quattro piani, con all'interno uno studio medico di proprietà comunale, circondato da un "parco ricreativo". Ora si è scoperto che l'edificio non avrà quattro, ma cinque piani - cioè sei piani - e nei piani sono inclusi non uno, ma due mostri alti venti metri, oltre a un garage sotterraneo con 56 posti, e il parco ricreativo non è altro che una "superficie verde" ricoperta di pietra artificiale, in stile DK.

Da allora i residenti locali chiedono a gran voce, perché vogliono un vero parco su un appezzamento di alberi secolari. E Imre László si appiattisce come feci nell'erba. Anche così, a marzo, ha affermato che Újbuda aveva "perso il suo carattere vivibile" e si stava trasformando sempre più in una giungla di cemento da un "quartiere di tipo verde". E nel 2019, prima delle elezioni, ha promesso di rivedere i piani normativi e consentire solo costruzioni che migliorino la vivibilità e l'armonia del quartiere.

Nel frattempo, il gruppo Facebook formato dai residenti si sta mobilitando con manifesti, tempestando di richieste il vicesindaco e confidando che sia stato rivelato: C'è la possibilità di cambiare il piano, visto che un terzo del lotto è demaniale e il gestore patrimoniale lo ha consegnato al comune per l'utilizzo, non per la vendita. Nella scheda immobiliare richiesta dal gruppo Facebook è registrato un divieto di alienazione fino al 2030.