Il 30 maggio, cioè da domani a mezzogiorno, la Grande Abbazia di Pannonhalmi accoglie i visitatori con programmi speciali e gratuiti in occasione dell'apertura del primo Museo del profumo del paese.

È stata la casa dei monaci benedettini sin dalla fondazione dell'arciabbazia di Pannonhalm nel 996. I loro compiti più importanti includono l'istruzione, la cura pastorale, il sostegno ai malati, ai poveri e agli oppressi e la medicina. Nel corso dei secoli, la coltivazione delle piante officinali, da cui i monaci preparavano medicinali, divenne uno strumento essenziale per questo. Unguenti, oli e decotti - ogni pianta aveva il suo uso appropriato, così l'Abbazia di Pannonhalmi, in quanto luogo dove si praticava la medicina ospedaliera, poteva curare i malati con i propri preparati.

La prima testimonianza scritta abbaziale di erbe officinali risale alla seconda metà del 1600, mentre la prima raccolta di ricette mediche è di epoca barocca. Sulla base delle ricette medievali sopravvissute, a Pannonhalma si producono ancora preparazioni erboristiche, si possono trovare anche preparazioni medicinali, cosmetici e profumi.

L'idea del primo Museo delle fragranze dell'Ungheria nasce dalla popolarità delle numerose erbe medicinali che si trovano qui e dei cosmetici che ne derivano. Di conseguenza, il museo desidera presentare la tecnologia applicata ei processi di produzione, oltre a fornire una descrizione dettagliata delle cinque erbe più importanti coltivate a Pannonhalma. Oltre alle caratteristiche botaniche di lavanda, salvia, citronella, menta piperita e timo, i visitatori potranno anche conoscere come queste erbe sono state utilizzate nei secoli scorsi.

Lo scopo del Museo del Profumo è quello di presentare le sette fragranze speciali e significative della profumeria, la loro storia e il loro utilizzo, presentando sette prezzi profumati Tra i profumi troviamo due profumi di origine sacra, questi sono l'incenso e la mirra. Include anche due fragranze di origine animale, ambra grigia e muschio, che ora sono prodotte sinteticamente. Questi profumi sono tipicamente legati all'Antico Testamento, gli altri profumi di base sono più legati al Nuovo Testamento. La rosa è un simbolo di ispirazione classica cristiana che ci ricorda il martirio e le ferite di Cristo, ed è anche un materiale di base per profumi e fragranze che rappresenta tipicamente una linea femminile nel mondo delle fragranze. Oltre ad essere la prima materia prima per la produzione di profumi in Europa, il rosmarino ha anche una storia entusiasmante. La moglie di Róbert Károly, la regina Elisabetta, fu la prima ad avere un estratto di acqua alcolica a base di rosmarino, che la regina usava esternamente per il suo aroma e consumava anche per i suoi benefici per la salute. Il prodotto, denominato Magyar Királyné Vize, era conosciuto e popolare in tutta Europa, ed era usato sia come medicinale che come profumo.

Il Museo delle fragranze presenta anche il caratteristico ed esotico mondo olfattivo del patchouli, che era uno dei profumi più popolari in epoca vittoriana, per poi riacquistare enorme popolarità negli anni '60, diventando un noto profumo borghese.

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