Mi aspettavo già che in un modo o nell'altro i leader della coalizione arcobaleno lanciassero qualcosa ai loro fan in occasione delle vacanze.

Ad esempio Szél Bernadett ha affermato quanto costa ai contribuenti la serie di programmi festivi, evidenziando i fuochi d'artificio, che inquinano l'ambiente.

Anche se la signora è una parassita dei soldi dei contribuenti e non può stare zitta per un giorno, nemmeno la sua amica Tímea Szabó sulla sua pagina sui social media.

Certo, anche i leader si sono svegliati dallo stesso letto per salutare la festa separatamente, anche se come sappiamo i loro cervelli sono sulla stessa pagina.

Il capo Ferenc ha caricato un'immagine e alcune righe confuse sulla sua pagina Facebook:

Foto: Facebook

"Il 20 agosto è una bella tradizione chiedere la benedizione di Dio per il proprio Paese. Preserviamolo!

Naturalmente, questo non è abbastanza. Soprattutto non ora.

Abbiamo bisogno della forza, della lotta e delle azioni intelligenti della moltitudine di ungheresi per restaurare lo stato ungherese democratico. Lo stato ungherese europeo.

Il nostro re Stefano ha scelto l'Europa. hai preso la decisione giusta. Scegli l'Europa nel giorno della statualità ungherese".

Che Dio ci salvi dagli Stati Uniti d'Europa, perché allora lo Stato ungherese ne ha abbastanza e vorrei attirare l'attenzione di Ferenc sul fatto che István non la pensava così. Ha scelto l'Ungheria.

Klára Dobrev ha essenzialmente scritto come il suo caro marito, anche se ha condiviso i suoi piccoli pensieri in modo un po' più dettagliato. Si legge, tra l'altro:

"Non è facile festeggiare in questi giorni, perché i vertici dell'Ungheria stanno guidando il Paese contro gli ammonimenti di Santo Stefano. Ogni giorno, i portavoce del partito al governo esprimono i loro pensieri peccaminosi e stupidi sull'uscita dell'Ungheria dall'Unione europea. (In quale annuncio del governo lo sfortunato uomo potrebbe aver letto questo? Deve essere in qualcosa di molto segreto che solo lui conosce - ndr.)

Szent István ha dovuto lottare duramente, a volte con mezzi sanguinosi, per sconfiggere coloro che si erano politicizzati contro di lui per la perdita dell'ungherese. È sufficiente che i discendenti di oggi difendano il futuro dell'Ungheria e la sua appartenenza all'Unione europea nella cabina elettorale. (A proposito, i Dobrev promettono una sanguinosa resa dei conti - ndr.)

Con te e il tuo aiuto, resteremo in Europa! Ecco come festeggiamo il 20 agosto!"

Questi pensieri celebrativi dicono tutto, non sono nemmeno degni di qualificazione, se non altro perché fare politica colta richiede anche un po' di intelligenza.

Alla luce di tutto, suggerirei agli schizzinosi politici dell'opposizione di studiare un po' il pensiero del saggio, beh, non mi riferisco all'aneddoto a riguardo, ma ad esempio a questa frase di Ferenc Deák:

foto: Wikipedia

"L'Ungheria non va amata preoccupandosi con pensieri che incitano, ma con una serie di azioni quotidiane, utili, che aumentano il benessere".

(Foto di copertina: MH/Márton Ficsor)