Continua la corsa impazzita del Parlamento europeo, che ora fa causa alla Commissione europea per far sprofondare Ungheria e Polonia. In altre parole, perché la commissione non ha iniziato a ritirare i fondi dai due Paesi che "hanno violato lo stato di diritto".
La banda neoliberista europea vuole colonizzare gli Stati membri "ribelli" dell'Europa centrale e orientale perseguendo una politica indipendente nel modo più brutale bolscevico e stalinista, e in modo tale da urlare per lo stato di diritto e cercare di violentare lo stato di diritto stesso di diritto. La Marcia per la Pace ha mandato un messaggio a Bruxelles proprio per questi maleducati tentativi di intervento, se non con queste parole: fino ad ora e non più!
László Csizmadia, presidente fondatore di CÖF-CÖKA, parla dei tentativi illegali del Parlamento europeo, dei migranti e degli sforzi antinazionali dell'opposizione ungherese.