C'è una questione referendaria qui, che è stata respinta dal tribunale con tali e tali argomenti legali, quindi ora c'è una lotta in corso. Il governo non lascia - molto correttamente - questa decisione a questo! Ma come poteva lasciarlo così? La domanda, che non può essere sottoposta a referendum, recita: "Sei favorevole a trattamenti di riassegnazione di genere disponibili per i minori?"
Per favore, non siamo autorizzati a fare questa domanda perché TASZ (Sapete: Soros!-non divertente!) ha presentato un reclamo contro la decisione della Commissione Elettorale. La Corte lo ha approvato. Ad ogni modo, tutte le domande sono state contestate, quindi non c'è fine al rizzare i capelli, anche se per il momento le altre domande sono state superate.
La decisione afferma che "non c'è spazio per ulteriori ricorsi legali contro l'ordinanza", ma il governo ha portato il caso davanti alla Corte costituzionale.
Nella decisione di ottobre, la Corte ha motivato l'annullamento del quesito referendario affermando che "in un futuro referendum, la maggioranza dei voti "sì" e "no" si tradurrebbe in un conflitto di diritti fondamentali che potrebbe essere risolto solo modificando Legge fondamentale, quindi il quesito referendario è Legge fondamentale Ai sensi dell'articolo 8, comma 3, lettera a), riguarda una materia esclusa». TASZ, che ha rappresentato diversi ricorrenti presso la Corte, ha scritto nella sua dichiarazione che se i voti favorevoli fossero la maggioranza su questa questione, il risultato del referendum violerebbe "l'identità personale in base al genere di nascita" dichiarata nella Legge fondamentale. Il governo ora sostiene che "l'ordinanza della Corte si basa sull'articolo XXVIII della Legge fondamentale". viola il diritto al giusto processo di cui al comma 1 dell'articolo, perché la Curia, deviando dal testo del quesito proposto per il referendum e ampliandone arbitrariamente il contenuto, ha svolto un'interpretazione giuridica contra legem».
Tanto per essere un avvocato. I nostri amici liberali intendono sovrascrivere l'identità personale basata sul sesso alla nascita. Le persone nascono maschi e femmine. Questa è la loro identità! Se vogliono essere qualcos'altro - un uomo per una donna, una donna per un uomo, entrambi o nessuno dei due - forse una volpe o un bufalo - possono intraprenderlo da adulti, ma questo è solo diverso dalla loro identità di nascita. Ma ok! Gli adulti dovrebbero essere autorizzati a farlo! Ognuno incasina la propria vita dove vuole. Ma iniziare tutto questo con i bambini? Penso che il 98% della società ungherese, o almeno la maggioranza sana di mente, lo rifiuterebbe decisamente. Il governo ungherese non può accettarlo. Né che questa questione non possa essere sottoposta a referendum. Nello specifico, una mannaia!
Trattare i bambini con ormoni, sottoporsi a interventi chirurgici, sensibilizzarli contro le attuali leggi della natura: questo è oltraggioso e inaccettabile. Se la questione è incostituzionale, allora la costituzione va cambiata urgentemente! Ascoltiamo la voce della gente!
Fonte: www.mandiner.hu
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