Il Chief Counsel della Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha proposto al consiglio di rigettare la causa intentata da Ungheria e Polonia per l'annullamento del cosiddetto decreto di condizionalità di bilancio, ha annunciato Judit Varga nel suo post pubblicato sui social, che ha anche ammonito: questo non è ancora un verdetto, solo un'opinione.
Prima che le lacrime di gioia sgorghino negli occhi dell'élite di Bruxelles e della stampa liberale di sinistra, vorrei tranquillamente notare: questa è solo una proposta, un verdetto è previsto solo alla fine dell'anno, all'inizio del prossimo anno - ha sottolineato il capo del ministero della Giustizia.
Judit Varga ha anche sottolineato:
la mozione del consiglio generale ignora che il decreto di condizionalità è affetto da una serie di evidenti errori giuridici che da soli ne giustificano l'annullamento: vizia la sua base giuridica, elude i contratti e viola i requisiti fondamentali dello stato di diritto, in particolare i principi di legalità certezza e chiarezza normativa.
"Il governo ungherese mantiene la sua posizione e confida che la Corte di giustizia baserà il suo giudizio esclusivamente su argomentazioni legali e buon senso, non seguirà l'errato ragionamento dell'avvocato generale e annullerà invece il decreto o inviterà il legislatore dell'UE modificarlo"
- ha evidenziato Judit Varga, aggiungendo: diciamo no al ricatto sullo stato di diritto.
Storia: In mattinata abbiamo anche riferito che oggi è atteso un parere preliminare sul decreto di condizionamento di bilancio .
Fonte: magyarhirlap.hu