Nel 2020, Gwendoline Delbos-Corfield ha rilevato la questione sullo stato di diritto ungherese di Judith Sargentini. Mentre il rapporto Sargentini chiedeva l'avvio del procedimento ex articolo 7 contro l'Ungheria, con il presente documento il Parlamento europeo propone di tagliare fuori il nostro Paese dalle risorse del recovery fund.
Un altro rapporto Sargentini è in preparazione. L'attuale documento chiede all'Ungheria di non beneficiare delle risorse del recovery fund. Gli ultimi quattro anni non sono stati sufficienti al Parlamento europeo e a coloro che redigono il rapporto per specificare i problemi che vedono in relazione all'Ungheria, ha detto al programma M1 Ma Reggel Attila Kovács, direttore della ricerca dell'Unione europea del Centro per i diritti fondamentali.
Secondo Attila Kovács, l'Ungheria è vittima di una campagna politica ideologica in corso dal 2018, che sostiene grossolanamente che il nostro Paese viola i valori che stanno alla base dell'Unione Europea. Il direttore della ricerca ha richiamato l'attenzione sul fatto che il Parlamento europeo vuole che il nostro Paese venga punito perché si batte per la tutela delle famiglie ungheresi e, in senso lato, delle imprese comunitarie.
L'esperto ha detto:
Il Parlamento europeo sta cercando modi per insegnare ai governi che difendono i propri interessi nazionali, ignorando le aspettative di Bruxelles, per essere scortesi, per usare un eufemismo. L'agenzia ha trovato un mezzo di ricatto finanziario.
Secondo l'esperto, si può osservare che le istituzioni che presentano le voci ungheresi vengono sistematicamente ignorate dalla delegazione del Parlamento europeo. D'altra parte, si può dire che si attengono alla narrativa delle ONG finanziate dalle reti di Soros, come Amnesty International, Transparency International o Political Capital.
Attila Kovács ha affermato che, dopo la serie di negoziati delle ultime settimane, sono state chiarite le questioni tecniche relative al fondo di ripristino e si attende che la Commissione accetti la bozza di autorizzazione dei fondi.
L'esperto ipotizza che il piano ungherese, di cui il Parlamento europeo vuole essere l'ossatura, venga accettato in autunno. Il direttore della ricerca ha sottolineato che i fondi hanno lo scopo di garantire che gli insegnanti e gli operatori sanitari ungheresi ricevano i loro stipendi.
Come abbiamo visto quando il piano polacco è stato approvato, il Parlamento europeo si è opposto con forza alla mossa della Commissione, è emerso che l'organismo presterà probabilmente particolare attenzione alla supervisione dell'utilizzo dei fondi in caso di pagamenti.
Durante il programma è stata discussa anche la dichiarazione di Péter Krekó del capo del Capitale politico, in cui sosteneva di aiutare l'Ucraina con le spedizioni di armi. Secondo Attila Kovács, questi
le dichiarazioni sono dettate dalla costrizione a conformarsi alle reti di Soros, e da esse si deduce che la sinistra non ha imparato nulla dai risultati elettorali del 3 aprile, e continuano la loro comunicazione di incitamento alla guerra.
L'esperto ha ricordato che anche il capitale politico ha ricevuto sovvenzioni significative dalla fondazione di György Soros.
Fonte: hirado.hu
Foto: UNIONE EUROPEA 2021 - FONTE: EP/FRED MARVAUX