Con il blocco dei canali di comunicazione tra l'Occidente e la Russia, il mondo sta persino perdendo la speranza di pace in Ucraina, ha avvertito Péter Szijjártó, ministro degli affari esteri e del commercio, durante la tavola rotonda del Conservative Partnership Institute (CPI) a Washington mercoledì.
Secondo una dichiarazione del ministero degli Affari esteri e del commercio, il capo del ministero ha sottolineato in occasione dell'anniversario della rivoluzione del 1956 che gli ungheresi non devono spiegare a nessuno com'è quando un gigantesco esercito invade il paese e centinaia di di migliaia di cittadini sono costretti a fuggire all'estero.
Nel suo discorso, ha definito una lezione storica che ogni volta che c'era un conflitto tra Oriente e Occidente, l'Europa centrale ha sempre perso. Si è lamentato del fatto che quando il governo ungherese si è espresso a favore del mantenimento dei canali di comunicazione, è stato immediatamente classificato come filo-russo o alleato del presidente russo Vladimir Putin.
Péter Szijjártó riteneva che l'Unione Europea avesse "completamente gestito male" la crisi in Ucraina, perché il ragionamento alla base delle sanzioni di febbraio era che avrebbero messo in ginocchio i russi e contribuito a porre fine rapidamente alla guerra, ma ora è novembre e c'è un conflitto armato divenne sempre più brutale e l'economia europea crollò.
Ha sottolineato: le azioni dell'attuale amministrazione a Washington , in quanto possono contribuire all'escalation della situazione.
Il ministro ha poi parlato dell'importanza della pace e ha espresso il suo rammarico che quando ne fa menzione, alcune persone lo etichettano subito come una "spia russa" "retorica di guerra e di escalation" tra gli Stati membri dell'UE .
Ha affermato che l'Ungheria è ancora interessata a mantenere aperti i canali di comunicazione nella speranza della pace, indipendentemente da ciò che si pensa, la politica del governo non ha aspetti ucraini o russi, conta solo l'interesse nazionale.
Infine, a questo proposito "l'ipocrisia" europea, affermando che diversi colleghi ministri degli Esteri dell'UE gli assicurano regolarmente il loro sostegno faccia a faccia o via sms, ma non osano farlo apertamente per ragioni politiche.
Fonte: Magyar Hírlap/MTI
Immagine: Facebook