Ora c'è solo una cosa per cui lottare, scongiurare il pericolo, e c'è solo un modo per scongiurare il pericolo immediato, con un cessate il fuoco; "Vogliamo la pace e un cessate il fuoco", ha detto mercoledì a Belgrado il primo ministro Viktor Orbán.

Il primo ministro ha incontrato il presidente serbo Aleksandar Vucic e il cancelliere austriaco Karl Nehammer, e poi ha sottolineato durante la loro conferenza stampa congiunta: i cittadini polacchi sono morti martedì, ed è importante esprimere la nostra solidarietà e renderci consapevoli che poiché c'è una guerra prossima porta, siamo quindi in pericolo.

Credeva che siamo in pericolo in senso economico, ma anche in senso fisico. Il fatto che la Polonia abbia perso vite sul proprio territorio mostra chiaramente che se c'è una guerra nel tuo vicino, neanche tu sei al sicuro, ha detto.

Il primo ministro ha affermato che il fatto che la fornitura di petrolio dall'est all'Ungheria si sia interrotta martedì mostra chiaramente che anche l'economia è in pericolo.

Ha sottolineato: se voi, i vostri cittadini e la vostra economia siete in pericolo, allora dovete lottare per una cosa per scongiurare questo pericolo". C'è solo un modo per farlo, con un cessate il fuoco; vogliamo la pace e il cessate il fuoco - ha dichiarato Viktor Orbán.

L'Ungheria sostiene l'adesione della Serbia all'UE

L'Ungheria continua a sollecitare l'Unione europea a consentire la piena adesione della Serbia il prima possibile, ha affermato Viktor Orbán.

Il primo ministro ha sottolineato che l'appartenenza della Serbia all'Unione europea è nell'interesse europeo, e sarebbe molto più facile difendersi dall'immigrazione se la Serbia fosse già nell'Unione europea.

Ha detto: fino a quando ciò non accadrà, l'unico obiettivo può essere quello di spingere le linee di difesa il più a sud possibile e creare una forza di difesa del confine congiunta con Serbia e Austria. L'Ungheria metterà immediatamente a disposizione il personale e le attrezzature tecniche necessarie per questo, ha affermato.

Secondo Viktor Orbán, "questo problema, che chiamiamo migrazione, vivrà con noi più a lungo", quindi dobbiamo lottare per una cooperazione a lungo termine e strutture durature.

Nella nostra immagine di apertura, il cancelliere austriaco Karl Nehammer, (b) il presidente serbo Aleksandar Vucic (k) e il primo ministro Viktor Orbán (j) al secondo vertice tripartito ungherese-austriaco-serbo a Belgrado il 16 novembre 2022. Foto: MTI/Ufficio Stampa del Primo Ministro/Zoltán Fischer

Fonte: demokrata.hu