Parigi e Berlino perseguono una rigida politica di ammissione, mentre dettano a Roma un'apertura alla migrazione di massa, ha dichiarato domenica al quotidiano italiano La Repubblica Giorgia Meloni, primo ministro italiano di destra. Giorgia Meloni ha creduto
la lotta contro le organizzazioni di contrabbando che commerciano anche in vite umane definisce l'identità e la cultura politica del suo governo.
"Diciamo da anni che l'Europa deve agire, perché l'Italia non può più accettare che i trafficanti di esseri umani decidano chi può entrare da noi", ha proseguito il presidente del Consiglio, aggiungendo che Francia e Germania stanno verificando alle proprie frontiere chi ha diritto e chi non è per l'ingresso, chi rappresenta una forza lavoro utile per le aziende e chi no.
In Italia, invece, la selezione avviene sulla rotta marittima, e a decidere sono gli scafisti che muovono le barche dei migranti”.
Secondo Giorgia Meloni, l'Italia non può rimanere l'unica a dover pagare l'afflusso di migranti dall'Africa. Secondo il Primo Ministro, l'attuale situazione migratoria è ingestibile e ha richiesto la deportazione collettiva dei migranti che non hanno il diritto di rimanere dall'Unione Europea.
Si è unito alla precedente dichiarazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che proponeva l'ingresso legale di un certo numero di immigrati, con l'erogazione di una formazione professionale. Giorgia Meloni ha dichiarato:
è assurdo che le multinazionali impieghino stranieri in assenza di manodopera italiana, visto che gli italiani preferiscono l'indennità di disoccupazione o il reddito di cittadinanza introdotto dal precedente governo.
Giorgia Meloni sollecita un utilizzo più rapido e semplice dei fondi Ue. Per quanto riguarda le navi civili in arrivo sulle coste italiane, il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva precedentemente dichiarato a La Stampa di non sapere quale sarebbe stata la risposta di Roma alla prossima nave delle Ong carica di migranti che chiedeva di attraccare, ma che tutti devono rispettare le regole, compresi organizzazioni non governative... Tajani ha aggiunto:
sente che anche l'Europa sta cominciando a rendersene conto
la guerra non l'ha iniziata Roma contro la Ong, ma il contrario.
Attualmente è in rotta verso la Libia nel Mar Mediterraneo la nave dell'organizzazione Medici Senza Frontiere (MSF), Geo Barents, ed è di nuovo in mare anche la Humanity1 di marca tedesca, che è salpata nuovamente dal porto di Augusta in Sicilia. Secondo i dati del Ministero dell'Interno italiano, dal primo dicembre sono arrivate via mare oltre 94.000 persone, rispetto alle quasi 63.000 dello scorso anno. Due anni fa, nei primi undici mesi dell'anno, sono sbarcate sulle coste italiane poco più di 32mila persone.
Fonte: mandarino
Immagine in primo piano: AFP