L'Ungheria farà tutto il possibile per impedire ai croati di abusare della loro posizione di monopolio e di aumentare drasticamente le tariffe di transito dell'oleodotto adriatico. Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio ha parlato anche di pressioni Ue, relazioni economiche del Qatar e crisi russo-ucraina nel programma Spirit FM, si legge sul Magyar Hírlap.

La Croazia prevede di aumentare di due volte e mezzo la tassa di transito dell'oleodotto Adria a partire dal 2023 , che secondo il governo ungherese è un abuso della loro posizione di monopolio, ha affermato Péter Szijjártó nel programma Warriors Club di Spirit FM. A questo proposito il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio ha affermato: il governo ungherese sollecita l'intervento della Commissione Europea.

Secondo il capo del ministero si tratta di un problema europeo, che solleverà nelle sedi Ue competenti, ad esempio lunedì, quando i ministri responsabili delle questioni energetiche si incontreranno nuovamente a Bruxelles per discutere i dettagli dell'introduzione del gas limite di prezzo. La Commissione europea deve costringere i croati ad espandere la capacità, e deve essere rifiutato a livello europeo di aumentare significativamente le tasse di transito in una situazione del genere, abusando della situazione di guerra, ha aggiunto.

Péter Szijjártó era in Qatar per i negoziati, dove ha firmato un accordo politico con la sua controparte del Qatar, secondo il quale possono iniziare i negoziati interaziendali sul futuro acquisto di gas naturale del Qatar tra MVM e QatarEnergy.

In Qatar sono in atto sviluppi, al termine dei quali la quantità di gas naturale liquefatto esportato dal Paese potrebbe aumentare significativamente entro il 2025-2026, all'incirca nello stesso periodo, secondo i piani, anche la capacità di ricezione della Croazia aumenterà a in larga misura. Se questo avverrà, in pochi anni dal Qatar potrebbero arrivare in Ungheria circa 2 miliardi di metri cubi di gas naturale, ha spiegato il ministro.

In risposta alla domanda su quando Paks 2 potrà produrre elettricità, il ministro degli Esteri ha detto: insiste ancora sulla scadenza del 2030. L'elettricità verde può arrivare in Ungheria attraverso il gasdotto parzialmente sottomarino dall'Azerbaigian attraverso la Georgia e la Romania in circa tre anni.

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Foto: Facebook/Péter Szijjártó