Secondo i documenti apparsi sui social media, i soldi potrebbero essere arrivati dal Qatar sul conto panamense di Eva Kaili, l'eurodeputata coinvolta nella corruzione, e della sua famiglia. L'ex vicepresidente socialista dell'Europarlamento ha potuto incassare i venti milioni di euro in più rate, con il coinvolgimento dei suoi genitori. L'avvocato di Kaili ha definito i documenti falsi e ha sostenuto l'innocenza del suo cliente.
Il presidente dell'Autorità greca antiriciclaggio, Haralambos Vourliotis, ha rivolto una richiesta urgente alle autorità panamensi in relazione al trasferimento di un importo di circa venti milioni di euro, che potrebbe essere stato inviato dal Qatar su un conto che, secondo l'agenzia, è di proprietà di Eva Kaili o della sua famiglia, il portale di notizie Politico Il giornale ricorda che il Paese centroamericano è conosciuto come un paradiso fiscale, dove si può riscontrare una grave mancanza di trasparenza finanziaria.
Come riportato in precedenza dal nostro giornale, la deputata socialista al Parlamento europeo, Evai Kaili, e tre delle sue compagne sono state arrestate il 9 dicembre dalle autorità belghe nell'ambito di un'indagine su un caso di corruzione. Secondo la polizia, durante le perquisizioni domiciliari nella regione di Bruxelles sono stati sequestrati quasi 1,5 milioni di euro. Poco dopo l'arresto di Kaili, l'autorità antiriciclaggio greca ha congelato tutti i beni del politico e della sua famiglia. L'eurodeputato è attualmente detenuto nel carcere di Haren in Belgio, si è dichiarato non colpevole del caso di corruzione e ha persino presentato ricorso contro la sua richiesta di scarcerazione, che è stata respinta dal tribunale belga.
L'articolo completo di Magyar Nemzet può essere letto qui.
Immagine: MTI/AP