Papa Francesco ha conferito a Dániel Solymári, responsabile delle relazioni internazionali dell'Ungherese Maltese Charity Service, il più antico riconoscimento della Santa Sede ai laici. La Croce di Cavaliere dell'Ordine di San Silvestro è stata consegnata dal Cardinale Péter Erdő, Primate, e dal Patriarca siro-melchita greco-cattolico Jusszef Abszi il 17 marzo a Budapest, nel Palazzo del Primate.
Con il premio, Papa Francesco ha riconosciuto l'eccezionale lavoro di Dániel Solymári per le relazioni internazionali del Santo Padre e della Santa Sede, in particolare i suoi successi nel campo degli aiuti internazionali e della diplomazia umanitaria.
La Croce di Cavaliere dell'Ordine di San Silvestro è un'onorificenza statale della Santa Sede, che viene conferita direttamente dal Papa. Si tratta del più antico riconoscimento della Santa Sede Apostolica che può essere conferito ai laici, che viene concesso dal Santo Padre in riconoscimento del servizio svolto per la Chiesa e le sue relazioni internazionali. La sua prima forma II. Fondato da Papa San Silvestro con il nome di Ordine della Spiga d'Oro, fu fondato nel XVI secolo. Nel 1841, papa Gregorio lo fece rivivere come Ordine di San Silvestro, ei suoi membri furono chiamati Conti Lateranensi. La sua forma attuale fu creata nel 1905 da Papa San Pio X.
La Croce di Cavaliere dell'Ordine di San Silvestro, come insegna papale, è uno dei più rari riconoscimenti conferiti.Secondo i documenti disponibili dal 1945, meno di dieci ungheresi hanno ricevuto questo riconoscimento, di cui il quarantenne Dániel Solymári è il più giovane. La consegna del premio papale, avvenuta il 17 marzo, è stata programmata per preparare l'imminente viaggio apostolico di Papa Francesco in Ungheria.
Dániel Solymári ha completato gli studi superiori in Ungheria e poi nel Regno Unito, specializzandosi in teologia e relazioni internazionali. È volontario presso l'Ungherese Maltese Charity Service sin da quando era giovane, è un dipendente a tempo pieno dell'organizzazione dal 2010 e attualmente ne è il manager responsabile delle relazioni internazionali.
Ha lavorato in quattro continenti in crisi naturali e provocate dall'uomo, baraccopoli, campi profughi e guerre civili. Ritiene capace di tutto questo la sua vocazione a mettersi al passo con le “aree marginali” umane, a creare condizioni di vita più dignitose per chi è “abbandonato a se stesso”, così come la riflessione scritta. Membro e diplomatico del Sovrano Ordine di Malta.
Fonte e immagine: Magyar Kurír