Al momento, nel mondo è in atto una "policrisi" composta da diverse situazioni parallele, ha affermato il miliardario americano nell'articolo del suo autore.

György Soros ha pubblicato la sua opinione sul portale di opinione chiamato Project Syndicate, in cui valuta la situazione in Ucraina oltre alla lotta incondizionata per la regolamentazione dell'intelligenza artificiale e del cambiamento climatico.

Secondo Soros, il risultato finale della guerra che dura da più di un anno è molto migliore di quanto si aspettassero.

Secondo il portale di statistiche Statista, i combattimenti in Ucraina hanno provocato 8.893 vittime civili e 15.442 feriti civili entro il 4 giugno 2023, secondo altre fonti, ben oltre un milione di rifugiati e ora un disastro ambientale, ricorda Magyar Nemzet.

Allo stesso tempo, Soros ritiene che l'esercito russo non sia altro che una tigre di carta e sottolinea il sostegno del gruppo di mercenari Wagner, ma afferma che alla fine non sono riusciti nemmeno a sconfiggere l'Ucraina.

Secondo il miliardario, l'Ucraina è pronta a lanciare un contrattacco non appena arriveranno le armi occidentali promesse, in particolare i caccia F-16, che sono stati autorizzati anche dal presidente americano Joe Biden. Secondo Soros il contrattacco avrà successo, e per di più descrive lo scenario di questo "successo".

Secondo lui, l'obiettivo del contrattacco ucraino sarà la penisola di Crimea, base centrale della marina russa. Con la distruzione del ponte precedentemente danneggiato che collegava la penisola con la Russia, la penisola di Crimea può contare solo sull'acqua dell'Ucraina, quindi mantenere la penisola diventa un "peso strategico" per Mosca.

Soros crede così tanto nel contrattacco, che minaccia di grandi sacrifici umani, che crede che a seguito della rappresaglia ucraina, il sogno del presidente russo Vladimir Putin, un impero russo ricostruito, possa sgretolarsi e non rappresentare più un minaccia per l'Europa o per il mondo.

La fine della guerra in Ucraina avrà un impatto positivo sul mondo, grazie al quale anche tensioni politiche che perdurano da anni e non sono legate alla regione dell'Europa orientale, come il rapporto Cina-Stati Uniti, potranno essere risolte alleggerito, sostiene lo speculatore miliardario che, secondo Joe Biden, il presidente americano non vuole un cambio di regime in Cina, vuole solo ripristinare lo status quo a Taiwan.

Dopo tutto questo, i leader mondiali possono concentrarsi sul cambiamento climatico, che minaccia di distruggere la nostra civiltà. Ma solo un sentiero stretto e tortuoso porta a questo risultato. Per questo facciamo bene a porci la domanda: la democrazia può sopravvivere alla crisi politica? - conclude enigmaticamente Soros.

 

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