Papa Francesco ha disposto il censimento dei martiri cristiani di oggi: il Santo Padre ha istituito un apposito comitato all'interno dell'ufficio vaticano preposto alla canonizzazione.

Il compito del gruppo di lavoro denominato Nuovi martiri - testimoni della fede è quello di elencare coloro il cui sangue è stato versato per testimoniare Cristo e il Vangelo nell'ultimo quarto di secolo. Il documento papale sottolinea che l'opera catalografica non si applica esclusivamente ai martiri cattolici.

Secondo papa Francesco, il censimento dei martiri di oggi è considerato una preparazione all'anno santo giubilare del 2025.

Il numero dei martiri che hanno sacrificato la propria vita per testimoniare Cristo e il Vangelo è più alto nei tempi moderni che nei primi secoli del cristianesimo, ha scritto il capo della Chiesa cattolica nel documento in cui ha disposto il censimento dei martiri.

«I martiri sono stati presenti nella vita della Chiesa in tutti i tempi (..) sono più numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli: vescovi, sacerdoti, suore e monaci, laici e loro famiglie, che in vari Paesi del mondo, sacrificando la propria vita, hanno testimoniato il più alto livello di amore" ha scritto Papa Francesco.

Ha aggiunto: nel nostro tempo, anche nelle situazioni più pericolose, i cristiani non rinunciano a testimoniare la forza vitale del battesimo che li unisce.

“Non sono poche le persone che, consapevoli dei pericoli che le minacciano, praticano la loro fede o partecipano al sacramento domenicale. Altri vengono uccisi mentre lavorano duramente per aiutare la vita dei poveri nell'amore, per prendersi cura degli emarginati della società, per difendere il dono della pace e la forza del perdono. Altri sono vittime silenziose di sconvolgimenti storici, individui o gruppi. Abbiamo tutti un grande debito con loro e non possiamo dimenticarli", ha sottolineato Papa Francesco.

Oltre ai martiri cristiani ufficialmente riconosciuti dalla chiesa, la commissione istituita dal capo della chiesa deve ricercare anche martiri meno noti o finora anonimi con l'aiuto delle chiese locali, delle comunità cristiane e di altre istituzioni.

La commissione era presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi. Vicepresidente era il professore di storia Andrea Ricciardi, fondatore della comunità Szent Egyed, e segretario della commissione era stato il parroco Marco Gnavi, che già nel 2000 si era occupato di questo tema. Il gruppo di lavoro di quattordici membri comprendeva diversi sacerdoti del mondo in via di sviluppo.

MTI