"HVG ha toccato il fondo del giornalismo ungherese. Meno di così non c'è", ha scritto Tamás Menczer nel suo post su Facebook. Il segretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio ha reagito all'articolo del portale d'informazione di sinistra, in cui si scrive che gli ungheresi bloccati in Israele sono riusciti a uscire dal paese attaccato sabato all'alba solo grazie alla loro connessioni.

Quando si tratta di salvare vite umane, c’è un limite. Dovrebbe essere

ha sottolineato il politico. Come scrive, "quando riusciremo a far uscire molto rapidamente da Israele 325 persone colpite dall'attacco terroristico, per le quali hanno lavorato prima e durante l'evacuazione tutti i dipendenti dell'ambasciata e molti dipendenti del Ministero degli Affari Esteri, allora attaccare il soccorritori in modo menzognero e vile è un punto basso." Tamás Menczer ha sottolineato che questo scredita non solo il governo, ma anche il personale dell'ambasciata, che fa di tutto per aiutare gli ungheresi in difficoltà. Ha sottolineato che 325 persone sono state salvate da Israele con tre aerei.

E poi il ballib HVG scrive, sta mentendo, che era impossibile salire sull'aereo senza protezione?! Come scegliamo tra gli ungheresi, aiutiamo l'uno e non l'altro?!

- esclamò giustamente il segretario di Stato. "Non vi descriverò - ha proseguito - che persone siete, perché non voglio sprofondare nelle vostre profondità". "Il semplice fatto che l'articolo sia una menzogna dimostra che se l'"informatore" non fosse riuscito a salire sul secondo aereo, sarebbe potuto salire sul terzo. Dopotutto lì abbiamo salvato anche 15 stranieri, quindi c’era spazio. E ovviamente avremmo portato l'ungherese."

Per noi l'ungherese è sempre la cosa più importante

- ha sottolineato, poi ha aggiunto: "tutti gli ungheresi sono ugualmente importanti".

Fonte: Nazione ungherese

Foto: MTI/Zoltan Balogh