I prodotti non soddisfano minimamente le aspettative e nemmeno gli operatori applicano le norme igieniche e alimentari.

József Septe, presidente dell'Associazione dei panettieri ungheresi, ha parlato nel programma Töbler-Kevesbb di Spirit FM del fatto che la presenza dei panifici albanesi in Ungheria è sfavorevole per le aziende di panificazione ungheresi.

Secondo lui, uno dei problemi principali è che molti prodotti sono realizzati con pochi tipi di pasta, che non rispettano assolutamente le norme del Codice alimentare ungherese.

Aggiunge che queste aziende aggirano le norme sul lavoro e, con un investimento di capitale minimo, utilizzano locali in affitto, strumenti e attrezzature in affitto, il che dà loro un vantaggio rispetto alle aziende ungheresi.

Ha criticato anche l'atteggiamento dei panifici albanesi nei confronti delle norme igieniche e dell'industria alimentare, e il fatto che un buon numero di loro "accumulano molti debiti, lasciano l'azienda, e poi nello stesso edificio nasce subito un'azienda fantasma, ma nemmeno si fanno carico delle bollette energetiche e nemmeno del pagamento dei contributi”.

Secondo lui ciò causa un grave danno alle imprese di panificazione ungheresi.

Come Septe sa, le 4-500 panetterie albanesi operanti in Ungheria hanno 15-20 proprietari che gestiscono l'intera rete.

Gli imprenditori ungheresi, invece, hanno il proprio negozio, dove tutto è tenuto pulito e i loro dipendenti sono adeguatamente pagati e informati.

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