Al vertice UE in corso, i leader europei hanno deciso di avviare i negoziati di adesione all’UE con Ucraina e Moldavia e di concedere lo status di candidato alla Georgia.
L'Ungheria si oppone ai negoziati che iniziano con Kiev, ma non ha posto il veto. Tuttavia, il primo ministro Viktor Orbán ha pubblicato un messaggio su Facebook in cui prende le distanze dagli altri 26 leader dell'UE.
Nel video, ha detto che hanno avuto una grande discussione sull'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea per circa otto ore.
"La posizione dell'Ungheria è chiara, l'Ucraina non è preparata all'avvio dei negoziati per l'adesione all'UE. È una decisione del tutto insensata, irrazionale e sbagliata quella di avviare negoziati con l’Ucraina in queste circostanze, e l’Ungheria non cambierà la sua posizione", ha affermato Viktor Orbán.
"D'altra parte, altri 26 paesi hanno insistito affinché questa decisione fosse presa. Per questo l'Ungheria ha deciso che se i 26 decidessero in questo modo, se ne andrebbero per la propria strada, l'Ungheria non vuole condividere questa cattiva decisione, per questo oggi l'Ungheria si è tenuta lontana dalla decisione", ha annunciato il primo ministro ungherese, aggiungendo che i negoziati con la modifica del bilancio proseguano.
"La posizione dell'Ungheria è chiara: non riteniamo che l'Ucraina sia preparata per i negoziati con l'Unione europea, per questo raccomandiamo che i negoziati non inizino", ha dichiarato Balázs Orbán durante il vertice UE a Bruxelles.
Tuttavia, il direttore politico del primo ministro ha sottolineato: 26 Stati membri dell'UE la pensano diversamente su questa situazione, quindi dopo i negoziati
L'Ungheria ha deciso di lasciare la sala e di non partecipare alla votazione.
Ciò non ti impedisce di prendere una decisione, ma non ti assumi nemmeno la responsabilità di questa decisione errata.
Balázs Orbán ha anche sottolineato che si tratta di una decisione di principio e che in futuro avranno luogo lunghi processi decisionali.
Successivamente gli Stati membri dovranno dare il loro consenso unanime anche alla compilazione del pacchetto negoziale specifico, e negli anni successivi, durante il processo negoziale, almeno settanta paesi dovranno sostenere l'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea con un processo decisionale unanime.
Il direttore politico del primo ministro ha sottolineato che l'Ungheria ancora non appoggia né è d'accordo con l'inizio dei negoziati, per questo il governo mantiene la posizione ungherese anche sulla scena europea.
Immagine di copertina: il primo ministro Viktor Orbán (j4), il primo ministro bulgaro Nikolai Denkov (j5), il cancelliere austriaco Karl Nehammer (j2) e il primo ministro sloveno Robert Golob (j) all'incontro di due giorni dei capi di Stato e di governo del gli stati membri dell’Unione Europea a Bruxelles il 14 dicembre 2023.
Fonte: MTI/Ufficio Stampa del Primo Ministro/Zoltán Fischer